Giugliano. Una antica tomba rimasta lì per anni e ritornata alla luce dopo un nubifragio. E’ la scoperta effettuata alla chiesa della Maddalena al Corso Campano durante i lavori di restauro. Gli operai al lavoro per il restyling completo dello storico edifico e la ricostruzione del tetto crollato nelle settimane scorse si sono ritrovati a dover fronteggiare gli allagamenti dovuti alle forti piogge.
Da lì hanno scoperto che l’acqua finiva sotto il pavimento ed hanno trovato il locale sotterraneo con resti umani e residui di legno, probabilmente delle bare usate per i defunti. Almeno tre, secondo un primo esame, le persone che lì avrebbero trovato l’eterno riposo. La ditta ha subito inoltrato la segnalazione a Sovrintendenza, Comune di Giugliano ed autorità giudiziaria. Sul posto è intervenuta anche la polizia: il personale della Scientifica, dopo i rilievi, ha accertato che non si tratta sicuramente di resti umani recenti.
1655 è l’anno di creazione della tomba, come recita la lapide posta sopra lo spazio per accogliere le spoglie e fatta analizzare anche da un esperto di Latino. Sotto lo stemma, a quanto pare si leggono i nomi di Tommaso Ciccarelli, che lì sarebbe stato sepolto insieme ad alcuni parenti, e di Giuseppe Taglialatela, che sarebbe invece colui che ha fatto costruire la cappella sotterranea. Un’usanza della famiglie nobiliari del tempo. Proseguono però gli studi da parte degli esperti. Nella chiesa della Maddalena sarebbe presente pure un’altra cappella simile che sarebbe però ricoperta dai detriti dopo il crollo della volta.
Ora i lavori sono fermi in attesa di ulteriori accertamenti e dell’intervento dell’ufficio cimiteriale del Comune. Le ossa dovranno infatti essere catalogate e rimosse e solo dopo l’ok la ditta, la Paolo De Luca costruzioni Generali Spa che ha già completato il restyling della chiesa di San Rocco, potrà ripartire per restituire alla città un altro antico tesoro per troppi anni abbandonato.
