GIUGLIANO – Si muovono le prime pedine in vista delle prossime elezioni amministrative a Giugliano, anche se il quadro resta ancora incerto e appeso a un possibile scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche. In attesa di capire se e quando si andrà alle urne, sul tavolo iniziano a delinearsi le prime ipotesi di candidatura.
Al momento, sono due le figure già in campo: da un lato Diego D’Alterio, sostenuto dall’asse progressista composto da Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle; dall’altro Giovanni Pianese, espressione del centrodestra. Due candidati con storie e visioni politiche differenti che, fino a pochi giorni fa, sembravano destinati a contendersi in solitaria la fascia tricolore.
Ma nelle ultime ore, nei corridoi della politica giuglianese, ha iniziato a circolare con insistenza un terzo nome: quello di Luigi Sequino. Avvocato, consigliere comunale uscente ed ex presidente del consiglio, Sequino sarebbe stato individuato come possibile candidato da un gruppo trasversale di professionisti e esponenti del territorio, intenzionati a dar vita a una coalizione civica alternativa ai due poli classici.

Al momento non c’è nessuna ufficialità, né da parte dello stesso Sequino, né dal gruppo che ne sostiene la candidatura. Ma se l’ipotesi dovesse concretizzarsi, la competizione elettorale potrebbe prendere una direzione decisamente più aperta e imprevedibile, con una corsa a tre in cui l’elemento civico potrebbe giocare un ruolo chiave.
Resta però l’incognita più grande: quella del rischio scioglimento per infiltrazioni mafiose. Un’eventualità che, se confermata, cambierebbe radicalmente lo scenario, spostando i tempi e gli equilibri della politica cittadina.
Nel frattempo, a Giugliano si respira già aria di campagna elettorale, in un clima carico di attesa e tensione.