Un luogo che, più che un centro sportivo, si sarebbe rivelato il quartiere generale di “Mimì Pirozzi”, il reggente del clan Mallardo. È qui, a confine tra Giugliano e Villaricca, che secondo le indagini della Procura si tenevano gli incontri tra Pirozzi per tutti ‘o pesant e diversi affiliati. Dai faldoni investigativi, frutto di anni di pedinamenti e intercettazioni, emerge un quadro inquietante.
Giugliano-Villaricca, incontri tra boss e affiliati in una palestra: summit anche sulle elezioni
I carabinieri, appostati nei pressi di una nota palestra, hanno documentato numerosi incontri tra Pirozzi e altri uomini del cosca del Selcione. In particolare secondo i pm, in occasione delle elezioni, Poziello avrebbe investito inizialmente 10mila euro per l’acquisto di voti attraverso la rete criminale. La somma sarebbe stata consegnata proprio a “o’ pesante” attraverso intermediari. All’esito del ballottaggio delle elezioni amministrative 2020, però, il verdetto delle urne ha tuttavia ribaltato le aspettative. Poziello, sconfitto dall’attuale sindaco, si sarebbe sfogato in diverse conversazione intercettate, lamentando di aver speso soldi invano.
L’inchiesta che ha scoperchiato il sistema di corruzione e collusioni tra politica e camorra a Giugliano adesso entra nel vivo con i primi interrogatori di garanzia. Stamattina, davanti al gip Colucci, sono comparsi Domenico Pirozzi e Giuseppe Dell’Aquila, alias ‘o ciuccio, boss del clan Mallardo detenuto dal 2011 (difesi dagli avvocati Luigi Poziello, Catia De Luca e Giuseppe Pellegrino). Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Su 25 provvedimenti cautelari, quattro riguardano politici finiti in carcere: l’ex sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, e gli ex consiglieri comunali Andrea Guarino, Paolo Liccardo e Pasquale Casoria. Ai domiciliari l’ex assessore Giulio Di Napoli. Un’ordinanza di custodia è stata emessa anche per l’architetto Filippo Frippa, ex dirigente dell’ufficio tecnico comunale. L’ordinanza ha raggiunto anche Patrizia Giuliano, moglie di Dell’Aquila e sorella dell’ex boss di Forcella, Luigi Giuliano.
Gli interrogatori proseguiranno nei prossimi giorni: mercoledì sarà la volta dei detenuti a Poggioreale, giovedì quelli reclusi a Secondigliano e infine venerdì a Santa Maria Capua Vetere. Toccherà al giudice delle indagini preliminari se convalidare i provvedimenti. Le accuse contestate, lo ricordiamo, sono gravissime: da associazione mafiosa, corruzione aggravata dall’agevolazione al clan, alla turbativa d’asta.