Dovrebbe essere oggi il giorno delle nomine dei nuovi assessori a Giugliano. Il sindaco Nicola Pirozzi dovrebbe firmare oggi i decreti con cui allarga la sua giunta.
Giunta a Giugliano: pronti a entrare due ex Dema e una ex Fratelli d’Italia
Dopo settimane di trattative e non senza malumori il primo cittadino nominerà tre nuovi assessori. Salvo stravolgimenti dell’ultimo minuto a far parte dell’esecutivo saranno Raffaele del Giudice, Marilisa Taglialatela Scafati e Pino Cozzolino. Ma andiamo con ordine. Le ultime settimane sono state caratterizzate da incontri, trattative, accordi con i vari partiti e civiche che compongono la maggioranza.
In particolare con Movimento 5 stelle e Repubblicani, fuori dall’esecutivo dopo le dimissioni di Pasquale Mallardo e Luigi Grimaldi. Con la nuova ricomposizione, i pentastellati avranno non uno ma ben due assessori e si tratta di Raffaele del Giudice che dovrebbe avere la delega di vicesindaco, che sarà dunque sottratta a Pietro di Girolamo, e occuparsi inoltre di Ambiente.
L’altro assessore in quota 5 stelle dovrebbe essere Marilisa Taglialatela Scafati, candidata alle ultime amministrative con Fratelli d’Italia e approdata da poco nel Movimento.
A rappresentare i Repubblicani, invece, dovrebbe essere Pino Cozzolino, ex direttore generale della città metropolitana. Il nuovo riassetto starebbe però creando diversi malumori.
Se dovessero essere confermati questi 3 ingressi, l’unica civica a rimanere fuori sarebbe InPolis che già negli ultimi giorni, secondo indiscrezioni, non escluderebbe il passaggio in minoranza.
Insoddisfazione anche per gli stessi Repubblicani che, in alcune riunioni, avrebbero chiesto l’azzeramento della giunta, dello staff e della presidenza del consiglio comunale. Malcontento anche tra i 5 stelle relativamente a quella che potrebbe essere la suddivisione delle deleghe e nel Pd per la gestione amministrativa complessiva nonché per la eventuale sottrazione della carica di vicesindaco a vantaggio dei 5 stelle. Un risiko dunque per il sindaco Pirozzi che deve appianare malumori e divergenze e tenere le fila della sua maggioranza.