Dopo il nostro servizio sulla vicenda della stazione dei carabinieri all’interno del vecchio centro remiero intervengono gli Abbagnale. Gli atleti auspicano che ci sia un progetto di riqualificazione generale. “Il problema – dice il campione olimpionico Giuseppe – no è la stazione ma la riqualificazione dell’area e quindi è molto riduttivo parlare solo di questo. Il lago ha bisogno di un intervento sostanziale ma soprattutto decidere che cosa e in quale direzione andare”. Insomma se lo chiede anche uno sportivo di questo calibro è opportuno che per il lago si faccia qualcosa.
Lo specchio d’acqua tra l’altro è l’unico adatto per il canottaggio. L’unico in tutta la regione Campania. A Giugliano vengono ad allenarsi grandi atleti e future stelle dello sporto. Solo che sembra che a nessuno importi nulla. La zona vive nel degrado più assoluto. Ad intervenire anche Vincenzo Abbagnale. Il giovane figlio di uno dei campioni olimpici di canottaggio interviene via twitter sulla vicenda e scrive: “Il lago è davvero in pessime condizioni, sarebbe un patrimonio on da poco per noi atleti sistemarlo”.
La triste storia del centro remiero risale a molti anni fa. La chiusura definitiva negli anni ’90 quando la struttura andò in fiamme insieme ad una delle barche vincitrici delle Olimpiadi di Atlanta sulla quale gareggiavano Agostino Abbagnale e Davide Tizzano. Da quel momento il plesso sportivo ha subito una seri di interventi e numerosi sono stati i progetti di riqualificazione. Uno degli ultimi nel 2007 realizzato con fondi europei. Un altro progetto ambizioso è stato messo in campo dall’ex amministrazione Pianese tramite il Più Europa. La struttura sarebbe dovuta tornare centro sportivo. Oggi arriva la proposta della stazione dei carabinieri. L’iniziativa del vecchio commissario Maurizio Valiante, portata a vanti dalla triade prefettizia insediatasi per camorra a Giugliano. Per il recupero e la nuova, ennesima, progettazione c’è bisogno di 300 mila euro. I carabinieri tuttora sono a meno di 100 metri dal centro remiero. Per loro l’ex sindaco Giovanni Pianese aveva previsto un trasferimento in una villa confiscata alla camorra a Varcaturo.
Il lago è uno dei pochissimi specchi d’acqua della Regione Campania dove è possibile allenarsi. E ancora oggi canoisti sfiorano le sue acque per giungere un giorno alla vittoria olimpica. Ma non solo, le gare continuano a disputarsi proprio lì nell’indifferenza più totale. Secondo Vincenzo Abbagnale “Si dovrebbe invogliare la regione e il comune a valorizzare quel patrimonio”. Ma come ben si sa Giugliano non è nell’agenda dell’amministrazione Caldoro se non per la vicenda ambiente e discariche che pur è importante ma è solo una parte dei mille problemi di questa città. Men che meno il Comune guidato dai commissari prefettizi è interessato a risolvere la questione anzi. Un progetto nato con il commissario Valiante e portato avanti dalla triade prefettizia che per adesso non intende tornare sui suoi passi. “Un giorno la restituiremo agli sportivi” commenta Colucci. Solo che i giuglianesi sono stanchi della frase “un giorno” ed almeno una volta vorrebbero sentirsi dire: “oggi risolviamo”.
La città ha voglia di riscatto e che preferirebbe che il lago divenisse il volano di sviluppo per l’intera area. Ma pare non ci siano progetti in questo senso. Il lago resta quindi abbandonato a se stesso e utilizzato come fogna dalle decine e decine di villette abusive sorte sulle sue sponde oltre che dai canoisti che vi si allenano ogni giorno. Il luogo però resta suggestivo tanto che l’attrice-regista Asia Argento lo ha utilizzato com set di un suo cortometraggio che probabilmente parteciperà al festival di Cannes. Servivano degli antichi pontili di legno e solo sul lago a forma di cuore ce n’erano ancora. Sono quelli degli anni ’50, quando lo specchio d’acque era una vera oasi naturale.