Noncuranti della pioggia i giovani studenti giuglianesi sfidano il maltempo e partono in corteo. Un solo urlo : Stop biocidio.
La manifestazione e’ partita da via Frezza all’altezza del bocciodromo per poi proseguire alla volta del comune. Stanno sfilando uniti tutti gli istituti superiori del circondario che da lunedì torneranno alle normali lezioni dopo una settimana di occupazioni.
“Abbiamo occupato solo per utilizzare gli spazi scolastici per informare tutti i ragazzi di ciò che sta accadendo nelle nostre terre. Siamo consapevoli che il futuro dipende da noi” hanno dichiarato i rappresentati degli studenti.
“Noi vogliamo Vivere” questo lo slogan portato avanti stamattina alla manifestazione che si è svolta a Giugliano da parte degli studenti di tutti gli istituti superiori della città. Il corteo è partito alle 10,20 da via primo maggio, ha attraversato via degli innamorati, via aviere mario pirozzi, via aniello palumbo, via roma ed infine giunto all’ultima tappa verso le ore 12,20 in piazza matteotti.
I giovani ancora una volta protagonisti di un “terribile” teatro, non hanno potuto abbassare lo sguardo e far finta di nulla, hanno organizzato un corteo pacifico contro il “BIOCIDIO” che ormai si sta attuando nel nostro “maledetto” terriorio, un territorio che sta togliendo speranza e sogni a tutti noi.
I giovani hanno gridato e portato avanti la loro dignità contro questi “fantasmi” che a poco a poco hanno distrutto i nostri paesi. I nostri ragazzi hanno il diritto di vivere un futuro migliore. Si sfoga Gianmarco Esposito, diciottenne Giuglianese, rappresentante d’istituto del liceo A.M. De Carlo e dice: < Sono un ragazzo che non ha più voglia di vivere nella menzogna e nella “monnezza”, voglio lottare per il mio territorio e lo farò a tutti i costi>. Parole forti che riaccendono nell’animo quello spirito ribelle e forte comune a tutti i giovani che portano a testa alta la proprio lotta, una lotta che non può e non deve finire in modo fallimentare! Ci si porta sulle spalle una tragica pesantezza di tutto ciò che uccide e traspare negli occhi di questi giovani la paura di non farcela e la speranza di andare avanti.
I ragazzi sono il lato puro e sincero della nostra società, sono coloro che possono ribaltare situazioni difficili, sono il futurò che verrà, e chissà come verrà… Nella consapevolezza delle ragioni e dei temi che ci affliggono, i giovani non devono mollare, sono loro che possono darci insegnamenti di vita e sono loro che ancora una volta si pongono sul gradino più alto per gridare le loro paure e guardare verso un orizzonte forse un po’ più limpido di quello che sembra.