Gragnano, bufera su carabiniere: “Ragazzino suicida. Se allevi un coniglio, non puoi pretendere leoni”

E’ bufera su un post pubblicato da Antonino Briguglio, istruttore coordinatore Attività sportive della Scuola Ufficiale Carabinieri. Il militare su Linekind ha definito il comportamento di Alessandro, il 13enne morto suicida, un comportamento da “coniglio”.

Gragnano, bufera sul post di un carabiniere: “Comportamento da coniglio”

“Se allevi conigli, non puoi pretendere leoni”, aveva scritto Briguglio. “Un ragazzino si suicida”, si legge nel post. “E psicoterapeutici sproloquiano in tv sul fatto che le parole sono armi e che c’entra il bullismo. Senza pensare che se allevi conigli non puoi pretendere leoni… e che magari la colpa è quindi di chi non ha saputo far crescere adeguatamente quel ragazzino. Il problema con un bullo si risolve, da sempre, dimostrandogli che non hai paura di lui“.

Sul post è piovuta subito una pioggia di critiche e di reazioni negative. Alessandro, così come emerge dalle indagini, è stato vittima di cyberbullismo e di una gang di ragazzini capeggiata dall’ex fidanzata che lo insultava e lo minacciava di violenza. Una situazione di stress psicologico che l’avrebbe indotto a farla finita.

Procedimento disciplinare

L’Arma dei Carabinieri – fa sapere Fanpage.it – ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Briguglio e prende le distanze da quelli che definisce “commenti personali” che non rispecchiano la visione dei Carabinieri. A rendere pubblico il caso è stato Matteo Flora, promotore di un’attività sul web di supporto tecnologico alle vittime di revenge porn. Flora ha mostrato il post del carabiniere apparso su LinkedIn in un video.

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