Questa mattina i militari del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di sei persone coinvolte in gravi attività criminali.
Gragnano. Droga, racket e furto di energia elettrica e idrica per favorire il clan: sei arresti
Le indagini, condotte dalla Compagnia di Castellammare di Stabia e dal Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, hanno permesso di ricostruire un quadro accusatorio pesante: uno degli arrestati è gravemente indiziato di estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan Di Martino. L’uomo avrebbe minacciato ripetutamente due imprenditori di Gragnano per costringerli a versare somme di denaro.

Parallelamente, altri cinque soggetti sono accusati, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, nonché di furto aggravato di energia elettrica e acqua per un danno stimato in circa 100mila euro. Le attività illecite si sarebbero concentrate in un immobile di Vico Equense, dove gli indagati avrebbero realizzato serre per la coltivazione di marijuana, allacciandosi abusivamente alla rete elettrica e idrica. Sotto sequestro anche un casolare nei pressi del Monte Faito dove sono state installate due serre per la coltivazione di cannabis.
I nomi
- Giovanni Di Martino, 70 anni
- Antonio Di Martino, 32 anni
- Francesco Di Martino, 29 anni
- Aniello Torta, 23 anni
- Vincenzo Scala, 19 anni