Prima gli interrogatori, ora i provvedimenti di fermo. Le indagini sulla morte di Nicholas Di Martino, il 17enne di Pimonte accoltellato a morte domenica sera a Gragnano, arrivano a un punto di svolta. Due persone, un 19enne e un 21enne, sono finiti in manette. Si tratta di Ciro Di lauro e Maurizio Apicella.
Svolta nell’omicidio di Nicholas Di Martino: due fermi
I due indiziati sono stati identificati e fermati dalla DDA, che sta conducendo le indagini. Già ieri in commissariato gli agenti avevano sottoposto a un interrogatorio fiume sei giovani, tutti coinvolti in qualche modo nella rissa poi risultata fatale per il 17enne nipote del boss Nicola Carfora. Gli inquirenti hanno ricostruito almeno due liti: la prima avvenuta sabato a Castellammare di Stabia, la seconda a Gragnano.
Al centro degli scontri tra due bande di giovanissimi criminali ci sarebbe, secondo una prima pista, la gestione dello spaccio di droga nell’area stabiese. In via Vittorio Veneto, però, Nicholas ha avuto la peggio. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Leonardo è deceduto poco dopo il suo arrivo nonostante i tentativi di rianimazione dei medici. Gli esecutori materiali dell’assassinio del 17enne sarebbero proprio Ciro Di lauro e Maurizio Apicella, i due sottoposti a fermo. Rispondono anche del tentato omicidio di Carlo Langelotti, il 30enne gravemente ferito nel corso dell’accoltellamento.