Blitz dei carabinieri di Gragnano: arrestato un 26enne in flagranza di reato per spendita, fabbricazione e introduzione nello Stato di banconote e documenti contraffatti. Nel suo pc, sono state rinvenute alcune matrici utilizzate per produrre Green Pass falsi.
Green Pass falsi con dati rubati: arrestato 26enne
Un 26enne è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della stazione di Gragnano: l’accusa è di spendita, fabbricazione e introduzione nello Stato di banconote e documenti contraffatti. Trovate nella sua abitazione 39 carte di identità false, 44 banconote da 20 euro contraffatte e 4500 euro in contante di vario taglio, la cui origine non è stata chiarita.
Rinvenute anche 15 carte di pagamento intestate ad altre persone, 1 computer e una stampante utilizzata per riprodurre le banconote. Tra i file stipati nell’hard disk del pc, in una cartella denominata “green pass rubati”, alcune matrici utilizzate per falsificare Green pass, servendosi dei dati anagrafici di altri cittadini, ignari di quanto stesse accadendo. Molte certificazioni verdi erano pronte per essere stampate.
Il giovane è ora ai domiciliari, in attesa di giudizio.
Altri episodi di Green Pass falsi
Non è il primo caso in cui vengono scoperti criminali intenti a falsificare certificazioni verdi. Un’indagine, coordinata dalla Procura i Milano, ha concesso di individuare e perquisire diversi cittadini italiani residenti in varie aree d’Italia, ossia in Veneto, in Liguria, in Puglia e in Sicilia. E’ stata sgominata una banda che vendeva i Green Pass via Telegram al prezzo di 100 euro.
Gli ideatori della truffa assicuravano l’autenticità del certificato verde grazie a una presunta complicità di membri del personale sanitario, offrendo agli utenti la formula “soddisfatti o rimborsati”. I truffatori richiedevano il pagamento del titolo rigorosamente in criptovalute.