Un altro giovanissimo morto. Sempre nel barese. Questa volta a Grumo Appula, piccolo centro urbano di provincia a venti chilometri dal capoluogo. Un ragazzo di appena 15 anni è precipitato nella serata di ieri dall’ultimo piano di un ex pastificio in fiamme alla periferia della città.
Grumo Appula, 15enne morto precipitando dall’ultimo piano di un ex pastificio: l’ombra del gioco social
La dinamica di quanto accaduto ieri in serata è ancora da chiarire. Ci sono più ombre che lui. Da una prima ricostruzione sembra che ad andare a fuoco sia stato un cumulo di cartoni. Non è chiaro perché il 15enne, un giovane del posto, si trovasse all’ultimo piano del pastificio abbandonato, e se fosse o meno in compagnia.
Alcuni residenti hanno chiamato i Vigili del Fuoco per segnalare l’incendio. Quando i pompieri si sono precipitati sul posto, hanno scoperto il corpo esanime del giovane schiantato a terra, ai piedi della torre, probabilmente dopo un volo di 50 metri. A quel punto sono sopraggiunti i carabinieri della Compagnia di Modugno che, con la Sezione Investigazioni Scientifiche del comando provinciale di Bari, coordinati dal pm di turno Marcello Barbanente, hanno raccolto i primi elementi di indagi.
Sfida social?
Sul posto anche il medico legale Antonio Di Donno. Tra le prime ipotesi al vaglio c’è quella del suicidio ma non si esclude l’incidente. Al momento non sembrano esserci responsabilità di terze persone. La vicenda purtroppo arriva dopo la morte di altri due minori: Antonella Sicomero di Palermo, bimba di dieci suicidatasi al termine di una sfida social, e Pietro C. di Bari, di appena nove anni, ritrovato senza vita nella cameretta della sua abitazione nel quartiere San Girolamo, anche lui vittima di un gesto di emulazione prodotto da una challenge sul web. Gli investigatori al momento tengono aperte tutte le piste. Non si escludono collegamenti tra le due vicende e il presunto suicidio avvenuto nella serata di ieri a Grumo Appula.