Omicidio Ruggiero: “Guarente voleva uccidere Heven ma disse che il killer costava troppo”

“Guarente voleva uccidere Heven”. Francesco De Turris, pregiudicato di Ponticelli, avrebbe fornito dichiarazioni agli inquirenti della procura di Napoli che l’aveva messo sotto torchio dopo averlo fermato per il delitto di Vincenzo Ruggiero.

“Due anni fa Ciro Guarente mi confessò di voler uccidere la sua fidanzata Heven. Mi chiese se conoscessi qualcuno al quale commissionare il delitto. Io gli dissi che occorrevano 40mila euro, ma lui non accettò perché era un importo che non poteva sostenere”. Sono le parole di De Turris, riportate da Il Mattino e contenute nell’ordinanza firmata dal gip. Dichiarazioni, quelle del presunto complice, che ora aggravano la posizione del reo confesso Guarente nel brutale omicidio del 25enne di Parete, fatto a pezzi e ritrovato in un garage del quartiere di Napoli est.

Dunque l’ex militare della Marina avrebbe voluto prima far fuori nel 2015 la trans con cui aveva una relazione, per poi decidere di eliminare il ragazzo che viveva con la stessa Heven Grimaldi nella casa di via Boccaccio ad Aversa. “A luglio di quest’anno, mi disse: tutto a posto, l’ho fatto, l’ho ucciso – dice ancora De Turris come si legge nel verbale – successivamente mi confidò che aveva comprato da un grosso ferramenta che si trova a Poggioreale, una sega e un’ascia perché doveva tagliare il cadavere“. Altre rivelazioni inquietanti, dunque, sul delitto Ruggiero.

Guarente è detenuto ora a Matera dopo il trasferimento deciso per tensioni con altri detenuti a Santa Maria Capua Vetere, nello stesso carcere in cui si trova il padre della vittima per reati contro il patrimonio.

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