E’ il primo assaggio d’estate. Il primo weekend a mezze maniche. Hannibal, l’anticiclone africano che ha travolto l’Italia in questo secondo weekend di maggio ha portato temperature superiori ai 25 gradi in quasi tutta Italia, e anche in Campania. Ma non esaurirà i suoi effetti da qui alle prossime 48 ore. Ci aspettano ulteriori, preoccupanti picchi di caldo la prossima settimana.
Campania, “Hannibal” anticipa l’estate
Più che un assaggio d’estate, sarà un vero e proprio trend climatico che durerà almeno fino al 20-21 maggio, sebbene gli esperti de “Ilmeteo.it”, non escludano che possa arrivare a fine mese, “agganciandosi” al caldo tipicamente estivo del mese di giugno.
Ma andiamo con ordine: il weekend si concluderà con temperature prossime ai 27 gradi e bel tempo soleggiato in Campania. Le minime non scenderanno al di sotto dei 15 gradi. Lunedì, 16 maggio, i valori si manteranno stabili.
I giorni più caldi in Campania
Il picco del caldo in Italia è atteso martedì 17 maggio, con 30°C diffusi da Nord a Sud e valori fino a 33-34°C al Nord-Ovest e 32°C all’ombra anche a Roma. A Napoli e in Campania il picco è atteso per mercoledì 18 maggio, con picchi di 29/30°C. Nell’entroterra la temperatura potrebbe salire ancora, portando il termometro 10 gradi oltre la media stagionale.
Questa tendenza termica, già prevista la scorsa settimana, dovrebbe stabilizzarsi almeno fino a venerdì 20 maggio, quando la colonnina di mercurio dovrebbe stazionare di nuovo vicino ai 30 gradi. Tra sabato e domenica 21 e 22 maggio, invece, si registrerà una leggera discesa delle temperature, che resteranno comunque al di sopra della media stagionale.
Cosa ci sta salvando?
31 gradi a Bolzano, in Trentino Alto Adige, il 13 maggio, è di fatto un’anomalia. Un effetto del “global warm”, cioè del riscaldamento globale, secondo gli esperti. Per altri, invece, picchi termici del genere si sono sempre registrati, anche in tempi meno sospetti; gli indizi del surriscaldamento dovrebbero rinvenirsi altrove, per esempio nei prolungati periodi di siccità o nella riduzione delle stagioni intermedie.
Fatto sta che la preoccupazione c’è. E il Mediterraneo rappresenta ancora oggi un termoregolatore essenziale del nostro clima. “Se fossimo stati in agosto – spiegano a Il Meteo -, quando i mari sono già caldi, con questa configurazione avremmo toccato i 37-39 C. In questo momento ci salva il bacino del Mediterraneo che ha l’acqua ancora fresca, intorno ai 20-22 C: questa riserva di fresco ci proteggerà in parte da questa ondata di caldo influendo sulle correnti nordafricane in transito sul Mare Nostrum”.