Hertz dichiara bancarotta, il grande colosso è la prima vittima della Covid

Hertz, società famosa in tutto il mondo e attiva nel settore del noleggio auto, venerdì 22 maggio ha presentato istanza di fallimento, diventando a tutti gli effetti l’ultima vittima della crisi economica scatenata dal Coronavirus.

Hertz pronta a chiudere i battenti dopo più di 100 anni di attività

La società, che ha sopravvissuto pure alla Grande Depressione, dopo più di 100 anni di attività è pronta a chiudere i battenti. 

Dichiarato il fallimento Hertz ha fatto sapere che intende portare avanti le attività mentre riorganizza i suoi debiti anche se, per quanto possa riemergere finanziariamente più sana da questo intervento, in una nota la società ha dichiarato di non avere le risorse per continuare.

“L’impatto di Covid-19 sulla domanda di viaggio è stato improvviso e drammatico – è stato scritto – causando un brusco calo delle entrate dell’azienda e delle prenotazioni future”.

Hertz, il fallimento

Il 21 aprile, Hertz aveva annunciato il taglio di 10 mila posti di lavoro in Nord America, vale a dire il 26,3% della sua forza lavoro globale, per risparmiare denaro a causa delle incertezze causate dalle misure per contenere la pandemia. Le restrizioni governative sui viaggi hanno ridotto il traffico aereo e terrestre, decimando il mercato del noleggio di veicoli. Hertz è gravata da un debito di circa 19 miliardi di dollari. 4,3 miliardi di dollari di obbligazioni e prestiti aziendali e da 14,4 dollari di debiti garantiti da veicoli presso speciali filiali di finanziamento.

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