HIV, Valentino Talluto: ecco chi è l’untore dell’AIDS. FOTO FACEBOOK

Allarme HIV. Dopo il caso di Valentino Talluto, il virus responsabile dell’AIDS fa parlare di sé. A fine giugno 18, 2 milioni di persone nel mondo hanno avuto accesso ai farmaci contro il virus dell’AIDS. Raddoppiato il numero dei bimbi infetti. Ma a destare preoccupazione è il numero delle nuove infezioni tra le giovani tra i 15 e i 24 anni, che si è ridotto di appena il 6 %. “E’ urgente fare di piu'”, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’Unaids, Michel Sidibé.

In questo periodo l’HIV è ritornato alla ribalta per il rinvio a giudizio di Valentino Talluto, il 32enne sieropositivo accusato di aver contagiato non meno di 30 donne in rapporti sessuali non protetti benché fosse conscio del suo stato. Lo ha deciso il gup Massimo Battistini che ha accolto la richiesta del pm Francesco Scavo. Processo il 2 marzo prossimo in corte di Assise. Talluto dovrà rispondere di epidemia dolosa e lesioni gravissime. I casi contestati a Talluto sono 57 e comprendono anche quelli di contagi indiretti (un bimbo e 3 partner di donne in precedenza infettate), nonché episodi di donne scampate alla trasmissione del virus.

Talluto su Facebook. Il nick era Harty Style (FOTO), Talluto rimorchiava sulle chat ma sapeva di essere sieropositivo. Lo ha detto al pm, “ma solo dal 2006”. “Non era un problema- ha dichiarato-. Cioè nel senso che non la vivevo male come avessi qualcosa in meno. Però con le ragazze con cui sono stato di più e c’era , come posso dire, una speranza di futuro glielo comunicavo ad altre no”.
La mamma morta. Durante le indagini è emerso altro. La mamma di Valentino era tossicodipendente, prese l’Aids e morì quando lui aveva quattro anni. Lo ha saputo solo molto dopo, quando ne aveva 19. La causa della morte della madre non gli ha dato un ulteriore trauma.

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