“Ho visto sparare tra i vicoli”. Il killer di Giovanbattista Cutolo, Luigi, ha raccontato agli inquirenti e agli investigatori come ha imparato a maneggiare le armi. La dimestichezza con le pistole, il contatto con la criminalità dei Quartieri Spagnoli, sono stati la palestra di vita del 17enne reo confesso, che ha fatto fuoco tre volte contro il musicista per ucciderlo durante una banale lite di parcheggio all’esterno di una paninoteca di piazza Municipio.
“Ho visto sparare tra i vicoli”, il killer di Giovanbattista e la palestra della strada nei Quartieri Spagnoli
Sempre nel corso dell’interrogatorio, Luigi ha fornito anche la sua versione in merito all’arma del delitto: la pistola l’avrebbe trovata sotto ad una macchina con l’idea di venderla per ricavarne qualche decina di euro. Probabile che sia stata usata anche in altre occasioni, forse nell’ambito di alcune stese consumate nel quartiere poche ore prima.
Gli inquirenti sono infatti adesso a lavoro per capire proprio quest’ultimo passaggio e si muovono cercando di rispondere ad un importante quesito: ovvero se il babykiller aveva già sparato e aveva già usato la pistola da cui sono partiti i colpi già prima del delitto. Ancora punti oscuri e domande per far luce sui dettagli di un crimine che ha scosso l’intera città di Napoli.
Medaglia d’oro a Giovanbattista
Intanto la premier Giorgia Meloni ieri ha incontrato a Palazzo Chigi Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo. Alla giovane vittima verrà assegnata una medaglia d’oro al valor civile. Ad annunciarlo la stessa Meloni che scrive su Facebook: “Oggi ho incontrato a Palazzo Chigi sua mamma, Daniela, una donna forte e coraggiosa che, nonostante il dolore per la tragica perdita, sta lottando affinché il killer di suo figlio riceva la giusta condanna. Anche per lei abbiamo deciso una stretta per gli under 18 che delinquono, per limitarne il più possibile l’attitudine criminale. Per Giovanbattista, in suo ricordo, proporremo una medaglia d’oro al valor civile”.