Ibuprofene e Coronavirus, che cos’è, a cosa serve e quando assumerlo

L’ibuprofene è un principio attivo che rientra nella famiglia dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Il farmaco è dotato di proprietà analgesica, antinfiammatoria e antipiretica. Questa classe di farmaci rappresenta la categoria di più largo impiego nel trattamento delle malattie reumatiche.

Cos’è l’ibuprofene?

L’ibuprofene, come anche altri farmaci antinfiammatori non steroidei, agisce inibendo l’enzima cicloossigenasi (COX) che converte l’acido arachidonico in prostaglandina H2 (PGH2). La PGH2, a sua volta, viene convertita da altri enzimi in altre prostaglandine, note per essere mediatori del dolore, dell’infiammazione e della febbre, e di trombossano A2, il quale invece stimola l’aggregazione piastrinica portando alla formazione di coaguli di sangue.

Ibuprofene è un inibitore non selettivo della COX, in altre parole inibisce entrambe le due isoforme di cicloossigenasi, la COX-1 e la COX-2. Come è noto l’attività analgesica, antipiretica e antinfiammatoria di ibuprofene e degli altri FANS opera principalmente attraverso l’inibizione della COX-2, mentre l’inibizione della COX-1 è la principale responsabile degli effetti indesiderati sul tratto gastrointestinale.

Esempi di Medicinali contenenti Ibuprofene

  • Arfen ®
  • Actibu Febbre e Dolore®
  • Actisinu® (in associazione a pseudoefedrina)
  • Antalfebal®
  • Brufecod (in associazione con codeina)
  • Brufen®
  • Edenil®
  • Ibupas®
  • Ibuprofene B. Braun®
  • Moment ®
  • Momentact®
  • Momenxsin® (in associazione a pseudoefedrina)
  • Nurofen ®
  • Nurofenbaby®
  • Nurofenjunior®
  • Pedea ®
  • Tachifene® (in associazione a paracetamolo)
  • Vicks Flu Action® (in associazione a pseudoefedrina)

A cosa serve

L’ibuprofene è un principio attivo utilizzato nel trattamento di moltissimi disturbi, anche molto diversi fra loro. In funzione della formulazione farmaceutica, quindi della via di somministrazione, e del dosaggio di principio attivo contenuto nel medicinale, le indicazioni potrebbero variare.

  • Dolore da lieve a moderato di diversa origine in adulti e bambini, come mal di testa, dolore cervicale, mal di gola, dolori mestruali, dolori dovuti a traumi accidentali o sportivi, mal di denti, dolore post-partum, dismenorrea, dolore post-operatorio di varia natura, dolore dovuto a malattie reumatiche (somministrazione orale o rettale);
  • Febbre e dolore associati al comune raffreddore in adulti e bambini (somministrazione orale o rettale);
  • Osteoartrosi in tutte le sue forme e localizzazioni (somministrazione orale);
  • Infiammazioni aspecifiche dell’apparato genitale femminile (somministrazione vaginale).

L’ibuprofene è pericoloso in caso d’infezione da coronavirus?

Al momento non è dimostrato. Tuttavia, per ridurre la febbre optare piuttosto per il paracetamolo. Chi assume l’ibuprofene per un trattamento di lunga durata non deve sospenderlo, ma consultare il proprio medico.

Attualmente, infatti, non vi sono prove concrete che questi medicamenti aggravino il decorso della malattia. I medici hanno riportato osservazioni solo in alcuni casi individuali. Ciò non è sufficiente a provare il loro ruolo causale nella gravità della malattia. Sono in corso accertamenti.

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