Napoli Conte Presentazione (1)

Nella splendida cornice del palazzo reale il Napoli ha presentato Antonio Conte per gettare le basi per la ricostruzione per un nuovo ciclo pieno di soddisfazioni e trionfi. È un Conte tranquillo e rilassato ma già ben proiettato sul futuro consapevole di dover e voler riparare il Napoli in alto.

Quali sono gli obiettivi nel venire a Napoli?

“Il nostro obiettivo è far ritornare il Napoli un’alternativa credibile alle solite, oggi c’è da ricominciare e ricostruire con un po di tempo e pazienza e quindi ci prenderemo la responsabilità di riportare il Napoli in alto.”

Napoli è stata l’unica scelta avuta ?

“Dall’estero era arrivata qualche proposta interessante, ma c’era una promessa con il presidente che ci saremmo rivisti a fine stagione per vedere se poter lavorare insieme.”

È un orgoglio rappresentare Napoli da uomo del Sud

“Sono un uomo del sud e conosco la passione del sud per il calcio, per me quindi è come un ritorno a casa nell’allenare la squadra che rappresenta il sud. ”

Quanto tempo ci vorrà per vedere un Napoli pronto?

“Il Napoli sarà padrone del proprio destino, si è vinto uno scudetto due anni fa ma nella scorsa stagione si è anche arrivati a 40 punti dalla squadra che ha vinto lo scudetto, e non basta solo un cambio di allenatore per colmare questo gap, ma una cosa certa che dovremo lavorare e dovremo lavorare più degli altri e questo non potrà mancare.

“Deciderò io chi resta e chi può andare”

Con il presidente sono stato molto chiaro e molto preciso fin da subito con il club e il presidente, chiedendo fin da subito di poter decidere chi poter far rimanere e chi trovare altre soluzioni. Ho chiamato e sentito tutti i giocatori per conoscerli e trasmetterli qualche mia idea. Si dice molto che il Napoli sia in confusione ma su questo posso assicurare che il Napoli sa bene cosa fare.”

Quale sarà il futuro di Osimhen?

“Sapevo benissimo della sua situazione già prima di venire, è una situazione di cui io assisto nella quale io non posso entrare per accordi che sono stati presi e che io ho accettato.”

Conte parla della città di Napoli: “Malata di calcio”

Ci sarà sempre una forte passione qui, la città è malata di calcio ma la città deve migliorare per proprio conto. Chi è in dovere di migliorare la città deve farlo, noi siamo partecipi e cercheremo con il calcio di coinvolgere sempre di più tutti. Noi dobbiamo assecondare passione e voglia. Napoli è unica al mondo, sarebbe bello vederla crescere come economia e altro e anche come calcio”

Conte e il paragone con il Chelsea: “Testa bassa e pedalare”

“Erano arrivati decimi e vincemmo poi la Premier con tutte quelle super potenze che ci sono lì. Quello che io non posso promettere è la vittoria perché ne vince solo una, ma vogliamo essere competitivi per la vittoria”

L’assenza delle coppe e la fatica

“Mi piace lavorare il giusto, il pallone è diventato molto più utilizzato, quando ero io calciatore lavoravamo tre volte di più. A volte la fatica bisognarla, attraverso la fatica conosci te stesso, lo stress e la difficoltà. Sono stato allenato da un figlio di Napoli che non c’è più, il professor Ventrone, e mi piace ricordarlo”

Conte: “Kvara rimane, sono stato categorico”

Conte: “Kvara rimane, sono stato categorico. Vi ho dato una notizia? No, l’ha data il presidente”. Applausi. “E’ un giocatore come ce ne sono sempre mano, fantasista, fa assist, gol, può giocare esterno o dentro. Esalteremo le sue caratteristiche, dobbiamo assecondarle. Lo faremo con lui, con Politano e con gli altri che abbiamo in rosa.”

Conte e la risposta a Ibrahimovic

“Rispetto tutti, non ricordo bene cosa abbia detto, mi considera un manager? Io mi considero così come allenatore, voglio avere voce in capitolo e da altre parti questo può dar fastidio.”

Conte e la statuina del presepe

“Io sono tornato in pista, in Italia, mica per la statuina del presepe. Sono in debito nei vostri confronti. Risultatista o giochista sono da giornali, bisogna entrare nel cuore della gente e dei tifosi e dare il tutto per tutto e scrivere qualche pezzo di storia, io non vendo fumo.”

Torna a parlare De Laurentiis

“Conte ha acquisito lo status da manager ecco perché non mi permetto di dire “a”. Ha un’idea a 360 gradi e tutto contribuisce al successo dell’impresa, interpreta questa idea che mi piace tanto. Tutti cedibili? Era una massima perché tutti hanno un contratto. Di Lorenzo ha altri quattro anni più un’opzione e ha gli attributi io ci tengo molto, non solo Conte. L’agente cerca di portarlo via perché fa parte del gioco degli agenti, non cambierà mai. Ma noi  riusciamo a fare (lui e Conte, ndr) cose complicati in posti complicati. Al Chelsea è tutto in mano a una certa Marina, poi succedono delle cose al proprietario per cui non è tutto così semplice. Io sono indipendente”

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