Dal 15 giugno riaprono i confini, gli italiani potranno tornare a viaggiare in Europa. Ma non ovunque. Restano, soprattutto per gli italiani, alcune limitazioni, con i nodi di Grecia e Austria ancora da sciogliere, mentre la Svizzera ha fatto sapere che riaprirà le frontiere.
Manca ormai poco alla riapertura dei confini nazionali dopo il lockdown per l’emergenza Coronavirus. A partire dal 15 giugno, infatti, la maggior parte dei paesi europei riaprirà le frontiere e si potrà tornare a viaggiare liberamente all’interno dell’area Schengen e nell’Ue, mascherine alla mano. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, da giorni sta volando da una Capitale all’altra del Vecchio Continente per stringere accordi con i i partner per far arrivare turisti stranieri in Italia e viceversa.
Europa: quali i Paesi aperti e quali quelli chiusi
La Slovacchia da 10 giugno ha aperto le frontiere a 16 paesi europei ma non all’Italia. Resta chiusa anche la Slovenia, il trasporto ferroviario con il nostro paese è stato soppresso. Vietato l’ingresso degli italiani a Cipro, dove dal 9 giugno è permesso l’ingresso – senza quarantena – a quasi tutti i turisti europei. Sulla stessa linea l’Estonia che dal 9 giugno ha allentato le chiusure ma continua a restare blindata nei confronti dell’Italia. L’Air Baltic comunque ha in programma, a partire dal 25 giugno la riapertura della tratta Riga-Milano e dal 31 luglio Riga-Roma.
In Irlanda c’è ancora la quarantena di 14 giorni per chi arriva dall’estero. Porte chiuse del Portogallo per italiani e spagnoli. Per entrare in Ungheria, dal 18 maggio, bisogna presentare una richiesta online direttamente alla Polizia ungherese tramite il sito www.police.hu. La polizia valuterà le richieste. In Lituania ci sarà ancora la quarantena nazionale fino al 16 giugno. Off-limits per gli italiani anche in Bulgaria: chi arriva lì deve restare in isolamento per 14 giorni. La Danimarca aprirà le frontiere all’Italia a partire dal 31 agosto.
L’ingresso in Germania è consentito unicamente ai cittadini tedeschi (in ogni circostanza) e ai cittadini stranieri che siano residenti in Germania e ai cittadini Ue che siano in transito verso il proprio Paese di origine o di residenza. La Polonia resta chiusa a tutti gli stranieri fino al 12 giugno.
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Il caso Grecia e gli altri paesi
Per quanto riguarda la Grecia, il governo greco ha deciso, per il momento, di imporre limitazioni per i cittadini che provengono dalle regioni italiane considerate ad alto rischio di contagio, che dovranno sottoporsi a un test all’arrivo per poter entrare, tra cui Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Dal 15 giugno, invece, potranno arrivare senza restrizioni da Albania, Australia, Austria, Macedonia del Nord, Bulgaria, Germania, Danimarca, Svizzera, Estonia, Giappone, Israele, Cina, Croazia, Cipro, Lettonia, Libano, Nuova Zelanda, Lituania, Malta, Montenegro, Norvegia, Corea del Sud, Ungheria, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Finlandia. La lista, come aveva annunciato il ministro degli Esteri Theoharis, verrà ampliata dal primo luglio con altri paesi.
Nel Regno Unito il governo di Boris Johnson ha introdotto la quarantena obbligatoria a chiunque sbarchi con o senza sintomi da Covid-19. Sono previste multe da almeno mille sterline per i trasgressori, a partire dall’8 giugno. In Croazia i confini sono aperti e il Governo non ha previsto forme di quarantena o isolamento, ma il nostro non è tra i dieci paesi indicati da Zagabria che possono entrare liberamente senza limitazioni.