Il 9 Aprile si parla di Big Data a palazzo Palumbo

La quantità di informazione in rete  è aumentata negli ultimi anni a causa del crescere continuo  del numero di servizi e di utenti costantemente connessi. Inoltre l’esplosione del numero di terminali mobili e la proliferazione delle diverse tipologie di dispositivi che comunicano dati da elaborare in tempo reale  continua a crescere. La necessità di immagazzinare, processare e gestire informazioni caratterizzate da grandi dimensioni, diversità e velocità, è sempre più sentita. In particolare, per offrire la possibilità di effettuare  analisi,  supporto alle decisioni e automazione dei processi in questi contesti occorre essere in grado di processare tanto velocemente dati provenienti da sorgenti eterogenee (sensori, servizi, dispositivi mobili) quanto più velocemente questi vengono prodotti. Infatti, al fine di soddisfare la domanda degli utenti è necessario essere in grado di fornire una risposta prima che l’informazione stessa diventi obsoleta. In tutti questi casi si parla di Big Data e le tecniche e tecnologie tradizionali non sono sufficienti per catturare il valore dell’informazione in queste condizioni.
Tra i diversi contesti applicativi in cui è necessario cimentarsi con la gestione di Big Data le Smart Cities, e in particolare le smart grid, rappresentano un esempio di particolare interesse sia in ambito nazionale e europeo.  CoSSMic (Collaborative Solar powered Smart Micro-grid) è un progetto finanziato dalla Comunità Europea, che coinvolge la Seconda Università degli Studi di Napoli e altri partners europei, che mira a  ottimizzare produzione  decentralizzata di energia  da pannelli solari tramite lo scambio peer to peer in micro-grid intelligenti.

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