Il Capo di Stato Maggiore della NATO di Lago Patria incontra il sindaco di Qualiano

Le potenzialità di una cittadella di 7000 abitanti non sono da sottovalutare in un momento di così grande crisi generale. Proviamo a fare accoglienza territoriale augurandoci di portare a conoscenza del personale Nato della Base di Lago Patria, le eccellenze e le cose belle della nostra Qualiano, con il fine sia di fare inclusione che contribuire a far girare l’economia”. Il sindaco Ludovico De Luca commenta l’incontro con il comandante del quartiere generale italiano presso il comando Nato, il tenente generale  Leonardo Di Marco, Capo di Stato maggiore del Comando Nato Lago Patria.

La delegazione del Comune di Qualiano era composta dal sindaco Ludovico De Luca e dal presidente del Consiglio comunale, Raffaele De Leonardis, che hanno  visitato Allied Joint Force Command Naples Base a Lago Patria. La visita fa parte di un’iniziativa del JFC Napoli per migliorare le relazioni positive tra la base NATO e la comunità e le istituzioni locali.

I rappresentanti di Qualiano sono stati invitati ed accolti direttamente dal tenente generale Leonardo di Marco, il Capo di Stato Maggiore del JFC Napoli, che ha presentato un breve briefing sulla struttura del piano operativo della NATO, dettagliando missione e infrastrutture.
La nostra intenzione è di stabilire un buon rapporto con i Comuni limitrofi e le comunità basato sulla trasparenza e cooperazione per un beneficio reciproco”, ha detto il tenente generale Di Marco il quale ha anche parlato del supporto fornito da JFC Napoli per la comunità e le sue famiglie. Nell’incontro c’è stato lo spazio anche per iniziare ad abbozzare progetti futuri per migliorare la cooperazione.
Sono molto contento di essere stato invitato a visitare il vostro comando e spero di stabilire un grande rapporto, per il futuro. – ha detto il sindaco De Luca, il quale ha chiesto a JFC Napoli la possibilità di invitare le scuole delle comunità locali a visitare il quartier generale.

Sono stato davvero onorato di rappresentare Qualiano nei confronti di una comunità costituita da rappresentanti di 20 Paesi. – ha sottolineato il presidente del consiglio De LeonardisPuò essere una reale opportunità di sviluppo economico per il nostro territorio se tutti noi impariamo a  guardare al personale Nato non come “polli da spennare” per fitti o conti salati al ristorante. Dobbiamo considerare, invece, l’opportunità di far conoscere a loro i nostri prodotti migliori e, dove possiamo, anche mettere le nostre strutture a loro disposizione al fine di favorire l’integrazione che è alla base dell’economia”.

Quindi la Base Nato e la comunità straniera non come mostro da abbattere e sfruttare, ma un luogo che vuole aprirsi al territorio e viceversa, per vicendevoli opportunità di conoscenza.

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