Il commissario Ricciardi è una storia vera?

Il commissario Ricciardi è una storia vera? La serie televisiva italiana in onda dal 25 gennaio su Rai 1 è tratta dall’omonima serie di romanzi di Maurizio de Giovanni, scrittore napoletano. E’ da lì che parte la fiction.

Il commissario Ricciardi è una storia vera?

La serie tv non si tratta dunque della rappresentazione di una storia vera né realmente accaduta. E’ l’invenzione della penna di De Giovanni. La fiction è prodotta da Rai Fiction e Clemart, diretta da Alessandro D’Alatri e trasmessa in prima visione su Rai 1 dal 25 gennaio 2021. (Leggi qui il cast e le curiosità sulla serie). 

La storia è ambientata nella Napoli degli anni trenta in pieno regime fascista. La tra è incentrata sulle indagini del commissario di polizia Luigi Alfredo Ricciardi interpretato da Lino Guanciale. L’uomo vive con la vecchia tata Rosa, che si è occupato di lui fin dalla più tenera età e che, dopo la morte della madre Marta, ne è di fatto diventata la madre affettiva.

Ricciardi custodisce un terribile segreto ereditato dalla madre, che chiama il Fatto: è in grado di percepire gli spiriti delle vittime di morte violenta (sia incidenti che omicidi) in un’immagine evanescente nei luoghi del decesso, che continuano a ripetere ossessivamente la frase che stavano pensando nel momento della morte.

Oltre a Rosa, gli affetti di Ricciardi sono pochissimi proprio a causa della sua maledizione: il brigadiere Raffaele Maione, al quale è legato sin dalla tragica perdita del suo primogenito Luca; l’anatomopatologo Bruno Modo, antifascista convinto, che lavora presso l’ospedale dei Pellegrini; Enrica Colombo, una ragazza che abita nel palazzo di fronte, della quale è innamorato.

Le riprese della prima stagione sono partite il 23 maggio 2019 e si sono concluse il 30 novembre. Le location comprendono il Teatro di San Carlo, Capodimonte, Nocera Inferiore, Capua e Taranto.

La storia e le puntate

  1. La prima puntata de Il Commissario Ricciardi si intitola Il senso del dolore ed è tratta dal romanzo omonimo, il primo della serie, pubblicato nel 2006 e ristampato nel 2007 e nel 2012. La storia si svolge in un gelido marzo e parte dall’omicidio di un celebre tenore nei camerini del San Carlo.
  2. La seconda puntata è La condanna del sangue, dal romanzo del 2009, e stavolta Ricciardi indaga sull’uccisione di una cartomante-usuraia. Il commissario incontra per la prima volta di persona Enrica, la dirimpettaia cui lo lega un amore ideale a distanza.
  3. La terza puntata è Il posto di ognuno (pubblicato anch’esso nel 2009), e siamo in piena estate. Stavolta la vittima ha un nome eccellente, quello della duchessa di Chiamparino. Ricciardi ed Enrica si avvicinano, ma Livia, vedova del tenore Vezzi, torna a Napoli per stabilirvisi, decisa a conquistare lo sfuggente commissario.
  4. La quarta puntata è Il giorno dei morti (2010). Si indaga sul ritrovamento del adavere di uno scugnizzo, un ragazzino di strada, Matteo detto Tetté. La morte sembra avvenuta per assideramento, ma Ricciardi sa che dietro c’è altro e metterà in pericolo la sua vita.
  5. La quinta puntata è Vipera (2012), dal nome di una prostituta che viene trovata morta, soffocata con un cuscino. Ricciardi intanto è diviso tra Enrica e Livia e deve trovare il modo di aiutare il dottor Modo, finito nel mirino dei fascisti.
  6. La sesta e per ora ultima puntata è In fondo al tuo cuore (2014) e si svolge a luglio, durante i preparativi della festa per la Madonna del Carmine. La vittima è un celebre chirurgo che cade dalla finestra del suo ufficio. A un passo da Enrica, Ricciardi fa una straziante scoperta.

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