Il Senato ha approvato il decreto in materia di prevenzione del rischio sismico nell’area Campi Flegrei, il cosiddetto Decreto Campi Flegrei può ora essere convertito in legge. Compatta la maggioranza: sui 139 senatori presenti 79 hanno espresso voto favorevole, 61 gli astenuti delle opposizioni che hanno adottato la stessa posizione assunta la settimana scorsa a Montecitorio.
Il decreto Campi Flegrei è legge: via libera dal Senato
Il decreto, con un finanziamento di 55 milioni di euro fino al 2025, prevede anche un piano di comunicazione coordinato dalla Regione Campania per il potenziamento delle iniziative nella zona rossa.
Per quanto riguarda i rischi verranno svolte attività che coinvolgono il volontariato e specifiche forme di comunicazione per le persone con disabilità. Sono incluse “procedure operative” e relative esercitazioni.
I 7 articoli
Il provvedimento che è stato approvato ieri dal Senato consta di 7 articoli. Vediamo quali sono. L’articolo 1 spiega che le nuove disposizioni dovranno fronteggiare, “anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell’evoluzione del fenomeno bradisismico in atto nell’area dei Campi Flegrei”
Il secondo articolo riguarda la predisposizione e l’attuazione di un piano straordinario che dovrà tutelare “la zona interessata dalle conseguenze del fenomeno bradisismico, da adottare entro 90 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento d’urgenza in esame”.
L’articolo spiega che sarà la Protezione Civile, con il supporto di esperti e amministrazioni locali, a svolgere “primi lavori di delimitazione sul territorio interessato”. Inoltre sarà necessario uno “studio di microzonazione sismica” (di terzo livello), un’analisi sulla vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica che potrà essere svolta anche con l’aiuto dei centri di competenza.
Il terzo articolo prevede che entro 45 giorni dall’entrata in vigore della nuova legge dovrà essere redatto un piano di comunicazione destinato alla popolazione per il potenziamento e lo sviluppo di iniziative già avviate nell’area interessata.
L’articolo numero 4 prevede che Protezione Civile, Regione Campania, Prefettura di Napoli e tutti gli enti e le amministrazioni territoriali interessati redigano uno specifico piano speditivo di emergenza per il territorio interessato entro 60 giorni.
Gli altri articoli
L’articolo 5 “prevede che la Regione Campania coordini le attività di verifica e individuazione delle criticità da superare, per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e di altri servizi essenziali”, si legge sul testo per i Campi Flegrei.
Per questo motivo, la Regione Campania avrà a disposizione 200mila euro per il 2023 e la stessa Regione dovrà destinare “risorse al comune di Pozzuoli per l’apertura al transito delle gallerie di collegamento tra il porto di Pozzuoli e la viabilità di accesso alla tangenziale di Napoli e per la loro manutenzione per l’anno 2024″
L’articolo 6 dà pieni poteri alla Città Metropolitana di Napoli per tutto ciò che riguarda il coordinamento oltre alla produzione di un piano dei fabbisogni che non superi 6,8 milioni di euro: se il caso, si dovranno attivare “procedure straordinarie per gli appalti pubblici in caso di somma urgenza e di protezione civile (comma 3) e di prestazioni di lavoro straordinario, a favore del personale della Regione Campania direttamente impiegato nelle attività indicate dal presente decreto-legge, per una spesa pari a 50mila euro“. Le figure ricercate a tempo determinato dovranno essere specializzate in materia di rischio sismico e vulcanico.
L’articolo 7, infine, individua la copertura finanziaria complessiva della nuova legge quantificata ” a 16.942.858 euro per l’anno 2023 e a 857.142 euro per l’anno 2024 sia a quelli di conto capitale (quantificati pari a 37.200.000 euro per l’anno 2024)”.