Il mistero della Resit. Incendio doloso o accidentale? 

Resta ancora da chiarire quale sia stata la causa ieri dell’incendio della discarica Resit: in un post il sindaco Poziello ha parlato di incendio doloso ma fonti vicine alle forze di polizia sono più propense per la natura accidentale dell’accaduto. 

LA DISCARICA DEI VELENI. La Resit è negli anni divenuta la cava simbolo della terra dei fuochi. Visitata dalle più alte autorità della Repubblica fu aperta da Cipriano Chianese che è oggi ancora sotto processo. I giudici non hanno stabilito se l’avvacato di Parete consciuto grazie a Saviano come “il re delle ecomafie” si colpevole o meno. 

ETERNI RITARDI. Ma il processo non è l’unica cosa ad andare per le lunghe. La messa in sicurezza dell’invaso affidata ad un commissario straordinario, Mario De Biase, è bloccata dopo che la gara era stata vinta dalla Tre Erre. Una delle aziende coinvolte in mafia capitale. Sei milioni di euro fermi mentre il potenziale inquinante della discarica continua ad aumentare. 

GLI INCENDI ESTIVI. L’unica certezza restano gli incendi estivi che puntualmente portano la Resit su tutti i giornali. Quasi ogni anno con l’arrivo dei primi caldi la discarica brucia producendo incredibili quantità di fumo. Perché brucia la Resit? Per fenomeni di autocombustione dovuti alle alte temperature e ai gas che contiene? Perché qualche passante distratto si rende complice di questo disastro? Perché qualcuno ha interesse che la discarica ritorni alla ribalta delle cronache regionali? 

NESSUNA RISPOSTA. La risposta a questi quesiti non è facile. I gas all’interno della discarica sono incontrollati e questo è testimoniato dalle fumarole che ancora persistono. Di certo i materiali depositati la rendono un luogo a rischio e basta poco a appiccare le fiamme. 

POCA VIGILANZA. La domanda però più assurda è un altra: perché la Resit non è vigilata? Custodi dell’invaso sono ancora gli operai dell’ex consorzio Caserta 3 che da anni percepiscono gli stipendi con ampi ritardi e che sono relegati in un conteneir più che fatiscente. E mai possibile che in anni di attenzione mediatica non sia mai riusciti a rendere la Resit un sito dove sia garantita almeno la sicurezza dei lavoratori? 

 

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