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Il Napoli annienta il Wolfsburg e prenota un posto in semifinale

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Che Napoli. Non ci sono altre parole. Una notte speciale, indimenticabile, sotto il cielo di Wolfsburg. Gli azzurri, più che mai di Benitez, battono 4-1 i lupi e sono con un passo in semifinale.
Nel giorno del 55esimo compleanno del tecnico spagnolo, i suoi uomini gli fanno un regalo incredibile, perché hanno letteralmente dominato una delle squadre più forti d’Europa grazie ai suoi campioni, grazie al suo gioco.
Il Napoli parte chiuso, arretra e parte in contropiede perché è il Wolfsburg a voler fare la partita, solo che davanti ci sono dei fuoriclasse ed allora, dopo un quarto d’ora, Hamsik imposta, Mertens crea, Higuain uccide. L’argentino è implacabile, scarica un esterno destro che si conclude alle spalle di Benaglio che è tutto un programma. Per onor della cronaca, il gol era di quanto più invalido si potesse pensare, perché Higuain parte in fuorigioco, seppur millimetrico, e controlla il pallone col braccio.
Al 23′ raddoppia proprio Hamsik dopo un’azione sontuosa di Maggio che con una magia serve Higuain che poi lancia il capitano: è un rigore in movimento, Marek non può sbagliare ed infatti non lo fa: 2-0 in meno di mezz’ora. Il Wolfsburg è sotto shock.
Nel secondo tempo Higuain si mangia un gol in avvio, poi ci pensa Callejon a chiudere i giochi perché la difesa tedesca gli regala il pallone al limite, lo spagnolo serve Hamsik che deve solo appoggiare in rete. 3-0. Nel frattempo è entrato un superbo Lorenzo Insigne che si muove e gioca come un veterano, un Napoli strabiliante.
Il Wolsburg ci prova anche, fa uno sforzo, ma si infrange contro Maggio, Albiol, Britos e Ghoulam che fanno una partita eccellente, anche quando riescono  superare il muro, trovano un super Mariano Andujar. I tedeschi pagano però questo sbilanciamento offensivo ed in contropiede subiscono tantissimo, anche perché il trio offensivo azzurro è micidiale. Il poker lo serve un altro subentrato, Manolo Gabbiadini, che di testa sfrutta uno di quei cross vellutati che Lorenzo Insigne riserva puntualmente a Callejon.
I Lupi non ci stanno, tornano in attacco, e grazie a Bendtner segnano il gol della bandiera.
Il Napoli torna a casa con una prova di forza impressionante e con la consapevolezza di aver addirittura sbagliato troppo perché Higuain non doveva sbagliare a tu per tu con Benaglio, perché il tiro sul finale di Gabbiadini doveva essere premiato con un gol e non stamparsi sulla traversa. Ora la semifinale non è più un miraggio, è un obbligo.
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