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Il Papa in Campania, le due visite storiche e Caserta e a Napoli

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Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha più volte scelto la Campania come tappa significativa dei suoi viaggi pastorali in Italia. Due le tappe fondamentali: a Caserta nel 2014 e poi a Napoli.

Caserta, luglio 2014: Il Papa del popolo nella Terra dei Fuochi

La prima visita di Papa Francesco in Campania risale al 26 luglio 2014, quando si recò a Caserta in occasione della festa di Sant’Anna, patrona della città. Un viaggio breve ma carico di significati, voluto personalmente dal Pontefice per incontrare un amico pastore evangelico della zona e, allo stesso tempo, mostrare vicinanza alla popolazione di una delle aree più colpite dal disastro ambientale della Terra dei Fuochi.

Nel suo intervento, Papa Francesco non si limitò ai saluti istituzionali. Denunciò con parole chiare le ferite ambientali del territorio, l’inquinamento causato dai roghi tossici e le difficoltà economiche vissute dalle famiglie. Il suo appello fu semplice ma potente: “Non lasciatevi rubare la speranza. Dio non abbandona mai i suoi figli.”

Napoli, marzo 2015: “La camorra spuzza” – La denuncia e l’abbraccio

Il 21 marzo 2015 fu la volta di Napoli. La visita pastorale toccò diversi luoghi simbolici della città, a partire da Scampia, quartiere-simbolo della marginalità e della resistenza quotidiana. Qui Papa Francesco, accolto da migliaia di persone, parlò senza filtri: “La corruzione puzza, la camorra spuzza, e la società corrotta puzza!”. Un messaggio forte, rivolto non solo ai criminali ma anche a chiunque si piega alla logica dell’indifferenza e della sopraffazione.

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Nel Duomo, fu protagonista di un momento straordinario: la liquefazione parziale del sangue di San Gennaro. Francesco, con il suo consueto umorismo, commentò: “Il santo ci vuole bene solo a metà, dobbiamo convertirci tutti perché ci voglia bene del tutto.”

Il pranzo con i detenuti del carcere di Poggioreale fu uno dei gesti più intensi della giornata. Il Papa volle condividere il pasto con chi vive ai margini, in un segno concreto di misericordia. A chiudere la visita, un’icona ormai celebre: Papa Francesco sul lungomare di Napoli che riceve una pizza preparata appositamente per lui. Un gesto che racchiude l’anima di Napoli: accogliente, calorosa, capace di donare anche nelle difficoltà.

Il legame costante con i vescovi campani

Nel tempo, Papa Francesco ha mantenuto un dialogo vivo con la Chiesa campana. In occasione della visita “ad limina” dei vescovi della regione nel 2024, li ha incoraggiati a essere “veri pastori, non funzionari”, a restare vicini alla gente e a non avere paura di sporcarsi le mani con i problemi reali della società.

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