Il Prof. Franco Ortolani, docente di geologia all’università Federico II di Napoli, accusa pesantemente le autorità ed i proprietari del ciclope in una lunga intervista a Salerno Notizie illustrando meticolosamente i problemi che si potevano creare durante un’abbondante pioggia estiva in un luogo particolare come quello in cui sorgeva la discoteca di Marina di Camerota
“Purtroppo la pioggia tipo nubifragio ha investito la parete rocciosa alla cui base si trova la grande grotta nella quale è stata realizzata la discoteca Il Ciclope e, dalle notizie fino ad ora pubblicate, ha causato il distacco di frammenti di roccia che hanno colpito un giovane frequentatore del locale uccidendolo.
E’ scontato dire “tragedia annunciata”! Ma questa lo era veramente! Una parete verticale che per decine di metri incombe sull’accesso alla grotta, roccia fratturata con blocchi la cui stabilità cambia dopo ogni pioggia, non dopo anni! L’uso della grotta era veramente affidata a “io speriamo che me la cavo”! E anche “proprio adesso deve crollare”! Messa in sicurezza? Parole fuori uso?
Grave errore umano quello di non avere preteso la messa in sicurezza di tutto il versante incombente sulla discoteca. La natura ha fatto il suo corso: dalla parete carbonatica con roccia molto fratturata sistematicamente si distaccano frammenti di roccia. Pretendere che dalla parete subverticale del Ciclope non si distaccassero era pretendere l’impossibile dalla natura. Fino a quando ero in servizio di docente guidavo ogni anno una campagna di rilevamento geologico nel Cilento con sede a Torre Orsaia e una delle tappe di rilievo-esercitazione era la zona del Ciclope che era stata anche interessata, lateralmente alla discoteca, da alcuni interventi di difesa dalla caduta massi.
Le foto allegate illustrano alcuni momenti delle attività didattiche di lato all’ingresso del Ciclope. Le foto a destra illustrano il versante instabile alla cui base si trova la grotta del Ciclope con la rete paramassi ubicata solo lateralmente alla grotta. Preciso che la tabella si riferisce a lavori di messi in sicurezza che non riguardano il costone sopra al Ciclope. I lavori si fermano alcune decine di metri verso Palinuro e facevano parte di un primo lotto ritenuto più urgente non so in base a quali parametri. Il lotto che comprendeva anche il costone del Ciclope non fu più finanziato, non so perchè!”