Il supernarcos degli Scissionisti tra vita di lusso e quadri di Van Gogh. Ecco chi è Raffaele Imperiale

E’ uno dei narcos più importanti della camorra. Grazie a lui, secondo gli inquirenti ed alcuni pentiti, gli Amato-Pagano (i cosiddetti Scissionisti con base a Melito) sono riusciti in passato a staccarsi dal capoclan  di Ciruzzo ‘o milionario (al secolo Paolo di Lauro) e, dopo una sanguinosa faida, ad abbattere l’impero che il padrino di Scampia aveva fondato sulle piazze spaccio. Adesso è un latitante di lusso.

Questo sarebbe l’identikit di Raffaele Imperiale, broker della droga di Castellammare di Stabia. Stamani, in una sua abitazione nella città d’origine, sono stati recuperati grazie alle dichirazioni del pentito Cerrone due preziosi dipinti realizzati da Van Gogh e rubati al museo di Amsterdam 14 anni fa. Si tratta di quadri dal valore inestimabile, si parla di 100 milioni di dollari “La Spiaggia di Scheveningen”, del 1882, e la “Chiesa di Nuenen”, del 1884. Un duro colpo quello di oggi ai signori della droga di Napoli nord con maxi-sequestri e arresti (LEGGI).

Imperiale è ancora libero. Secondo fonti investigative, fino a qualche mese fa abitava con la famiglia in uno degli alberghi più lussuosi del mondo, l’hotel Burj Al Arab di Dubai, dove una stanza costa (prezzi di Booking) 1500 euro a notte. Per lui solo suite, vuole vivere al massimo ed ama il lusso senza limiti. Forse si trova ancora negli Emirati Arabi ma potrebbe anche essersi rifugiato altrove. Imperiale (ex commerciante di vini, noto negli ambienti malavitosi come Lelluccio Ferrarelle), sposato e con 2 figli, fino a qualche mese fa era un inspospettabile. Nessun procedimento giudiziario fino all’ottobre scorso. Viaggi e contatti in giro per il pianeta, complicato ricostruire con precisione tutti i suoi spostamenti e gli affari con i narcotrafficanti.

Come riporta Il Mattino, è nei primi anni Duemila che Imperiale diventa socio di Amato e si specializza soprattutto nel traffico internazionale di cocaina, con basi operative in Spagna e Olanda. In passato aveva aperta anche un coffe-shop ad Amsterdam. Lì sarebbe partita la sua fortuna ed è probabilmente in quel periodo che entrò in contatto con i collettori di stupefacenti e soprattutto con gli Scissionisti di Secondigliano. Adesso è ricercato dall’Interpol di mezzo mondo.

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