Al termine della consultazione elettorale, mentre a livello nazionale si parla di vittoria schiacciante del Partito Democratico e débâcle dei 5 Stelle, nel caso specifico del nostro comune si rende opportuno fare alcune importanti considerazioni. La prima è che non c’è stata la vittoria schiacciante del PD. I democratici hanno ottenuto uno scarto minimo di 779 voti dal Movimento 5 Stelle. In secondo luogo, la giunta attualmente in carica di centro destra sembra essere stata completamente delegittimata da questa tornata elettorale. Infatti Forza Italia ha ottenuto appena il 23% dei voti, contro il 28% del Movimento 5 Stelle ed il 32% del Partito Democratico. Questo risultato evidenzia un dato politico importante: la Giunta Liccardo non sembra assolutamente rappresentare l’indirizzo politico dei cittadini Maranesi. Terza considerazione, non meno importante, è che il Movimento 5 Stelle risulta essere l’unica forza politica ad avere un elettorato stabile. Il 28% conquistato alle europee 2014 ed il 26% ottenuto alle politiche 2013 sono dati che parlano da se. Contro ogni pregiudizio e preconcetto, gli elettori del movimento sembrano essere gli unici ad aver espresso un voto ponderato ed è quindi presto smentita la teoria per cui chi votò 5 stelle alle politiche voleva solo dare un voto di protesta. Dal crollo del centro destra e dal boom del centro sinistra, verrebbe proprio da dire che il “mal di pancia” è da ricercare tra gli elettori di PD e PDL che sembrano essere alquanto lunatici. Fatte queste dovute considerazioni e tenendo presente anche la scandalosa questione Palladino (eletto in quota IDV, in coalizione con il PD per poi passare, non ancora ufficialmente, con NCD), il Movimento 5 Stelle chiede un atto di coerenza politica alla Giunta ovvero quella di dimettersi e di ritornare alle urne per eleggere un nuovo Sindaco ed un nuovo Consiglio che sia rappresentativo dei cittadini. Attualmente, con i consiglieri di opposizione che passano in maggioranza, il Consiglio Comunale sta perdendo non solo di credibilità, ma di costituzionalità in quanto non più rappresentativo delle minoranze politiche. Ancora, come forza politica attualmente esterna al Consiglio, ci chiediamo come lo stesso PD non chieda le dimissioni di Palladino e come le, ormai poche, forze di opposizione non pongano questioni di legittimità e di fiducia della giunta in carica. Ricordiamo infine che, come di consueto, Domenica 1 Giugno saremo nuovamente in strada, tra la gente, con il nostro gazebo, per informare i cittadini sui reali esiti della tornata elettorale europea e per iniziare una raccolta di feedback sul gradimento della classe politica che attualmente governa la nostra città.
Comunicato Stampa