Imprenditori taglieggiati per un milione di euro, con la minaccia di non poter continuare a lavorare. Sono stati arrestati questa mattina due estorsori appartenenti al clan Fontanella, attivo nel territorio di Sant’Antonio Abate, nel vesuviano.
Imponevano il pizzo per conto del clan Fontanella: presi due estorsori. Parla la sindaca
Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Il blitz è stato eseguito dai Carabinieri di Torre Annunziata.
“Ringrazio l’Arma dei Carabinieri e la magistratura a nome di tutti i cittadini di Sant’Antonio Abate e di tutti gli imprenditori abatesi, che ogni giorno lavorano per migliorare la nostra comunità con sacrifici e impegno, nel rispetto di valori importanti come la Legalità”. A dirlo è Ilaria Abagnale, sindaca di Sant’Antonio Abate, dopo l’arresto dei due estorsioni.
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“Ancora una volta – dice Ilaria Abagnale – la tranquillità della comunità abatese era stata minata da chi, con minacce e soprusi, voleva imporre il terrore a Sant’Antonio Abate.
Ancora una volta, il coraggio di chi vive nella legalità ha avuto la meglio sulle pressanti richieste della camorra. E, ancora una volta, la mia famiglia è stata in prima linea, con l’arma più potente che gli imprenditori e le persone oneste hanno: la denuncia. Oggi – prosegue la sindaca abatese – per Sant’Antonio Abate è un’altra giornata importante che segna un altro punto decisivo nella lotta contro le illegalità di ogni genere”.
“A chi, invece, in queste settimane ha vissuto i nostri stessi sentimenti di paura – conclude Ilaria Abagnale – chiedo di fare un passo avanti, di non indietreggiare, di denunciare, di avere fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura: lo Stato c’è ed è sempre accanto a chi denuncia. E la risposta è decisa, severa e immediata”.