Mancano pochi giorni alla scadenza della seconda rata Imu. L’imposta sugli immobili va pagata dai contribuenti entro il 16 dicembre 2021.
L’Imu 2021 si paga tramite il modello messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, ossia con il modello F24, elaborato dal CAF o commercialista, in un’unica rata o in due rate diverse.
La tassa si può pagare direttamente in banca o in posta entro due scadenze previste:
- entro il 16 Giugno 2021 (per il primo acconto o per la rata unica dell’interno anno)
- entro il 16 Dicembre 2021 (per il pagamento del secondo acconto e per il conguaglio dell’intero anno d’imposta 2021).
Entro il giorno 16 Dicembre 2021 si effettuerà il calcolo totale dell’intero anno, sottraendo quello già pagato a Giugno 2021.
L’Imu è un’imposta sugli immobili ed è dovuta per tutti coloro in possesso di:
- di prima casa di abitazione di lusso, con categoria catastale A/1, A/8, A/9,
- di seconde case di proprietà, con diritto di usufrutto, uso, abitazione, superficie, enfiteusi o per l’ex coniuge assegnatario dell’immobile,
- per le aree fabbricabili,
- in particolari casi, per i terreni;
- per gli immobili concessi in comodato gratuito (in questo caso la base imponibile è ridotta al 50%),
- sugli immobili con categoria commerciale,
- i pensionati residente all’estero con pensione internazionale (maturata grazie a contributi versati in Italia ed anche all’estero) hanno diritto ad una riduzione del 50% dell’imposta dovuta IMU, per un solo immobile situato in Italia, non locato e non concesso in comodato d’uso;
- i coniugi con due residenze diverse, dovranno decidere l’immobile (anche se uno residente) a cui si applicherà l’Imu;
- sono previste agevolazioni ed esenzioni per i proprietari di immobili dati in affitto, con inquilini morosi
Come si calcola l’Imu
Per il calcolo IMU 2021 bisognerà avere a disposizione i seguenti dati: rendita catastale, coefficiente dell’immobile e aliquota stabilita dal Comune.
Bisognerà poi considerare eventuali esenzioni o riduzioni stabilite dal proprio Comune. Resta esente dall’IMU l’abitazione principale, ad eccezione di quelle di lusso.
Come determinare la base imponibile
Per calcolare l’IMU è necessario partire dalla base imponibile, alla quale bisognerà applicare l’aliquota stabilita dal Comune.
Partendo dai fabbricati iscritti in catasto, la base imponibile è costituita dal valore dell’immobile, determinato applicando all’ammontare della rendita catastale, rivalutata del 5 per cento, i seguenti moltiplicatori (coefficienti catastali).
Per il calcolo Imu 2021 bisogna conoscere il coefficiente pari a 160 si riferisce a:
- fabbricati di gruppo A (abitazioni), esclusa la categoria A/10 (uffici e studi privati);
- i fabbricati di categoria C/2 (magazzini e locali di deposito);
- C/6 (stalle, scuderie, rimesse ed autorimesse senza fini di lucro);
- C/7 (tettoie).
Il coefficiente è pari a 140 per:
- i fabbricati di categoria B (tra i quali case di cura senza fini di lucro e uffici pubblici);
- i fabbricati di categoria C/3 (laboratori per arti e mestieri);
- C/4 (fabbricati e locali per esercizi sportivi senza fini di lucro);
- C/5 stabilimenti balneari e di acque curative senza fini di lucro.
Per i fabbricati di categoria D/5 (istituti di credito, cambio e assicurazione) e A/10, il coefficiente è 80.
Per i fabbricati di categoria D (D5 esclusi), che vanno dagli opifici alle sale cinematografiche, il coefficiente è 65. Pari a 65 è, invece, per i fabbricati di categoria C/1.
Quindi l’Imu si calcola con la seguente formula in questo modo: Rendita Catastale + 5% x coefficiente catastale.