Manifestazione spontanea a piazza Dante per dimostrare che Ciro Esposito, il ragazzo ferito durante gli scontri di Roma prima della finale di Coppa Italia, non è solo ed anzi, ha una città alle spalle pronta a fronteggiare tutte le difficoltà per difendere ciò che a tutti gli effetti è un proprio figlio, è un proprio fratello. Circa duecento i manifestanti in piazza per il presidio indetto da Vincenzo Esposito, zio Ciro, con l’appoggio dei centri sociali. Assenti i gruppi organizzati del tifo, la manifestazione ha poi assunto un taglio politico. Accuse al questore di Roma, al prefetto e al ministro degli Interni, cartelli ”contro la repressione dagli stadi alle città” e t shirt indossate dagli attivisti dei centri sociali con la scritta ”Azione antifascista”. In una improvvisata assemblea, al microfono è andato l’agente di un gruppo rock legato al centro sociale ”Officina 99”, che ha condannato il provvedimento di Daspo nei confronti di ”Genny ‘a carogna” e degli altri tifosi del Napoli”.
Presenti anche tantissimi giornalisti curiosi che non vogliono altro che far chiarezza su una vicenda che assume sempre più i tratti del mistero.