In memoria del Magistrato Bisceglia, giovedì incontro sui reati ambientali

NAPOLI. Ricordando Federico Bisceglia. Una giornata di studio sui reati ambientali, partendo dall’esempio del magistrato autore di numerose inchieste sulla “Terra dei fuochi” morto due anni fa in un tragico incidente stradale. L’iniziativa, promossa dall’Università degli studi di Napoli Parthenope e dal consorzio nazionale dei rifiuti dei beni a base di polietilene Polieco, si svolgerà giovedì 23 marzo dalle 9.30 alle 17.30 a Napoli presso Palazzo Pacanowsky.

“La nuova tutela  penale dell’ambiente tra prevenzione, accertamento e oneri risarcitori- ripristinatori”: questo il nome della giornata, che sarà suddivisa in una prima sessione dal titolo “Dal disastro “innominato” all’inquinamento e disastro ambientale” e in una seconda dal titolo “Reati ambientali e problematiche processuali”.

Ad aprire i lavori saranno i saluti del rettore e del coordinatore del corso di studi in Giurisprudenza della Parthenope, Alberto Carotenuto e Marco Esposito, il presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli Armando Rossi, il vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice e il direttore del Polieco Claudia Salvestrini.

 

 

“L’iniziativa si inserisce in un piano di formazione continua su temi di particolare rilevanza e delicatezza, andando dalle aule  dell’università alle aule del tribunale”, spiega la docente Carla Pansini, promotrice della Giornata.

Nell’occasione, sarà annunciata anche l’istituzione, sostenuta da Polieco, di una borsa di studio in memoria di Bisceglia da assegnarsi alla migliore tesi di laurea in tema di reati ambientali e lotta alla criminalità dell’ambiente. “Il contrasto ai crimini ambientali passa attraverso l’adeguata formazione delle figure deputate all’attuazione della normativa ambientale –  afferma il direttore del Polieco Claudia Salvestrini –  ed è in questa ottica che si inserisce la borsa di studio, nata per stimolare l’ approfondimento degli ecoreati e per raccogliere il testimone di un magistrato cui le popolazioni della Terra dei fuochi devono tanto”.

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