“L’incendio che si è verificato su Arzano presenta una situazione analoga a quello dei mesi scorsi, perchè in quel caso erano una fabbrica e un’abitazione adiacente. Un cittadino, nel rifare l’asfalto del tetto, non si è accorto che la finestra della fabbrica era aperta, per cui la scintilla dello strumento utilizzato per bruciare l’asfalto fece cagionare le fiamme. Per questo episodio, è necessario attendere gli approfondimenti”: queste le parole di Biagio Chiariello, comandante della municipale e coordinatore della task force sulla Terra dei Fuochi, intervenuto a “Campania Oggi” per commentare l’incendio di un deposito di materiali cinesi in area industriale, avvenuto questa mattina ad Arzano. Una nube di fumo nera visibile in diverse aree della città e in gran parte della provincia fin dalle prime ore di questa mattina; nella stessa zona, a febbraio scorso, c’era stato un altro incendio, rivelatosi di natura dolosa.
L’intervento del comandante Chiariello a “Campania Oggi”
“Siamo riusciti ad organizzarci con l’intervento dell’Arpac e abbiamo uno strumento che sta rilevando la qualità delle diossine nell’ambiente; intanto, sta sopraggiungendo un altro mezzo mobile da Benevento, tempi tecnici permettendo, e lo avremo nella sede del comando per rilevare la qualità dell’aria. Questi monitoraggi dureranno per circa due giorni” afferma il comandante della municipale e coordinatore della task force sulla Terra dei Fuochi Biagio Chiariello.
“Sulle eventuali cause di questi incendi non mi sbilancio perché stanno procedendo i carabinieri: gli esiti degli accertamenti ci diranno se sono di natura dolosa. Non siamo di fronte a dei roghi di rifiuti: dobbiamo distinguere incendio di una fabbrica con quello di rifiuti – prosegue il comandante – L’incendio che si è verificato su Arzano nei mesi scorsi è una situazione analoga perchè, in quel caso, erano una fabbrica e un’abitazione adiacente. Un cittadino, nel rifare l’asfalto del tetto, non si è accorto che la finestra della fabbrica era aperta, per cui la scintilla dello strumento utilizzato per bruciare l’asfalto fece cagionare quest’incendio. In questo caso è necessario attendere gli approfondimenti”.
“Il contrasto a “Terra dei fuochi” su Arzano è costante e quotidiano da diversi mesi: noi contiamo e registriamo con atti alla mano un contrasto fatto su circa 30 attività abusive, tutte chiuse. Questi fenomeni di incendi non possiamo prevederli ma i dati statistici sono a nostro favore. Stiamo cercando di incrementare i controlli e le risorse: i militari sono ancora impegnati sugli stir a posti fissi di controllo per evitare che vengano incendiati i rifiuti all’interno. Se riesce a migliorare la situazione, potremmo prenderli e farci aiutare ancora di più” conclude Chiariello.