Filma coraggiosamente il suo tentativo di stupro e riesce a far arrestare l’uomo che l’ha aggredita. Lillian Constantine, studentessa 18enne del Kent, contea inglese a Sud di Londra, ha dimostrato una forza che, probabilmente, poche altre coetanee hanno, mantenendo la calma e filmando con un cellulare nascosto il suo aguzzino che tentava di violentarla.
Il video dura poco meno di un minuto e mostra la ragazza che viene aggredita al suo rientro a casa. Secondo quanto riporta il Mirror, Lillian aveva in mano il suo smartphone per farsi luce e poter aprire la porta di casa; la strada che doveva percorrere era buia, visto che l’illuminazione era stata spenta per una decisione dell’amministrazione comunale. La 18enne rientrava a casa dopo una serata al pub con gli amici, quando ha sentito delle mani afferrarla: « Appena si è avvicinato e mi ha sfiorato la spalla ho cominciato a registrare.
Avevo il telefono in mano per farmi luce. Mi ha chiesto dove stessi andando, poi ha cominciato a toccarmi, facendo di tutto pur di non farmi scappare. L’ho minacciato di chiamare la polizia e le mie urla hanno fortunatamente allertato una persona del vicinato che è uscita dalla porta di casa e l’ha fatto filare via. Così, seppur sanguinate, sono riuscita ad arrivare sana e salva dai miei genitori», così ha raccontato.
Lillian ha deciso di rinunciare al suo diritto all’anonimato per denunciare quello che è accaduto: «Se solo avessi avuto più luce, sarei riuscita ad avere molti più filmati e sarebbe stato più facile per la polizia individuare il mio aguzzino, oltre che un deterrente per la violenza». L’accusa va all’amministrazione, quindi, ma nonostante la terribile esperienza la polizia è stata in grado di risalire all’identità dell’uomo e Ashraf Miah, 34enne originario del Bangladesh, è stato arrestato.
La ragazza è stata subito soccorsa e portata in ospedale dove ha raccontato l’accaduto e sporto denuncia, oggi ha deciso di dare coraggio a tutte le persone che dovessero trovarsi nella sua stessa situazione: «Può essere difficile reagire in quel momento, ma se riuscite a prendere il vostro telefono e a scattare una foto o a registrare un video avrete una possibilità che vi venga fatta giustizia».