Invalsi prove nazionali oggi: si parte con le scuole superiori

Partono oggi 02/03/2020 i test Invalsi scuole superiori. L’emergenza coronavirus non ferma i quiz per le classi quinte di tutte le scuole, in alcuni casi li ha solo posticipati.

Si parte oggi, 2 marzo, con i quiz al computer di italiano, matematica e inglese (sia lettura che ascolto) in quinta superiore, che le scuole possono calendarizzare fino al prossimo 31 marzo. E che i 463mila studenti interessati hanno tutto l’interesse a svolgere: per la prima volta, infatti, partecipare alle prove standardizzate serve ad accedere alla maturità. Il loro risultato, però, non fa media. La decisione, arrivata a sorpresa, è nella legge Milleproroghe.

Invalsi nelle scuole chiuse per Coronavirus

Per quelle classi che non saranno a scuola nel giorno previsto appunto dal calendario Invalsi, a causa dell’emergenza Coronavirus, le prove verranno riprogrammate. “Siamo in grado di modificare il calendario scuola per scuola, dunque non c’è nessun problema per gli studenti”, spiega il responsabile dell’area Invalsi Roberto Ricci, come riportato dal Corriere della Sera.

Invalsi scuole superiori: requisito di accesso alla maturità

Il collegamento con l’esame di Stato debutta quest’anno, ma non è una scelta recente. A prevederlo è un decreto attuativo della Buona Scuola (il Dlgs 62/2017) che ha incluso i test Invalsi scuole superiori e l’allora alternanza scuola-lavoro tra i requisiti di accesso alla maturità. Per farlo basta svolgere la prova: il risultato non conta ai fini dell’ammissione né incide sul calcolo del voto finale. E, di fatto, resta anche segreto dopo che il decreto milleproroghe appena convertito in legge ha eliminato la possibilità di inserirlo nel curriculum dello studente che partirà l’anno prossimo.

Prove Invalsi scuole media e quinta elementare

I test non toccano solo alle scuole superiori ma anche agli studenti di terza media. Dall’1 al 30 aprile si cimenteranno gli studenti di terza media mentre dal 5 al 23 maggio quelli delle seconde superiori. In entrambi i casi le prove sono computer based; in seconda e quinta elementare invece i test – in agenda il 6, il 7 e il 12 maggio – restano cartacei.

Cosa sono le prove Invalsi?

Le prove INVALSI sono delle prove standardizzate che gli studenti svolgono in diverse fasi del loro percorso scolastico, per individuare il loro livello di competenze su scala nazionale e individuare eventuali divari territoriali nel sistema scolastico. Sono prove che vengono ripetute annualmente in modo, quindi, da tracciare uno storico sulle competenze e conoscenze degli studenti. Sono preparate dall’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), un ente di ricerca che opera sotto la supervisione del Ministero dell’Istruzione e del Ministero dell’Università e della ricerca. Le prove INVALSI scuole superiori sono obbligatorie e requisito di ammissione per affrontare gli esami di Stato 2020. I ragazzi di terza media, seconda e quinta superiore sostengono le prove online grazie ai computer messi a disposizione dalle scuole.

Ascani: “Sistema di istruzione a più velocità”

La viceministro all’Istruzione Anna Ascani al Sole 24 ore ha spiegato che “Quello che emerge oggi è che il nostro sistema d’istruzione è a più velocità e questo vuol dire che non ci sono pari opportunità di accesso alla formazione ovunque nel nostro Paese. Questo ci deve fare intervenire laddove si manifestano le difficoltà che i test insieme ad altri indicatori evidenziano, andando a sostenere i territori e le scuole dove le situazioni critiche si concentrano. Stiamo lavorando in questa direzione, in maniera strategica con tutti i soggetti a vario titolo coinvolti”.

Il piano per la riduzione dei divari territoriali

Da qualche settimana Ascani ha avviato un Piano di intervento per la riduzione dei divari territoriali, che si avvale della collaborazione di Invalsi, Indire, Acri e Uffici scolastici territoriali. Cinque le realtà interessate: Campania, Puglia, Sardegna, Calabria e Sicilia. Con le prime due il primo incontro ricognitivo c’è già stato; per la Sardegna ci sarà il 12 marzo; con le ultime due va ancora fissato.

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