Investì con l’auto e uccise 29enne nel Casertano: fermato l’omicida. Il nome

E’ stato individuato e tratto in arrestato il killer del 29enne Modou Diop, investito e ucciso alla rotonda di San Nicola la Strada, senza prestagli soccorso lo scorso 17 febbraio. Si tratta di Giovanni Buonanno, 22enne, originario di Marcianise.

Il GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato il fermo e disposto la misura della custodia cautelare in carcere del giovane. Il decreto di fermo era stato disposto da questa Procura ed eseguito, nel pomeriggio del 2 aprile 2019, dalla Squadra Mobile di Caserta, essendo stato raccolto un compendio gravemente indiziario in ordine al delitto di omicidio volontario pluriaggravato.

Il giorno successivo, 18 febbraio, il DIOP decedeva in ospedale a causa delle gravissime ferite riportate. BUONANNO è stato individuato al termine di una complessa indagine, delegata alla Squadra Mobile di Caserta, che consentiva di operare la ricostruzione completa della dinamica del fatto. Fin dal primo intervento sul luogo dell’investimento, gli investigatori acquisivano tutte le registrazioni degli impianti di videosorveglianza della zona.

L’esame delle immagini ha permesso di individuare il modello di vettura che aveva investito e travolto il pedone, nonché un’altra automobile, che viaggiava nel medesimo contesto, evidentemente occupata da amici del conducente della prima. Entrambe le autovetture, dopo l’investimento, si erano allontanate dal luogo senza prestare soccorso.

Dall’analisi dei tracciati GPS di numerose autovetture è stato possibile individuare con precisione entrambe le auto e identificare tutti i relativi occupanti, tra i quali Giovanni Buonanno, conducente della Fiat. Le indagini hanno consentito, dunque, di accertare che l’investimento del DIOP non era stato accidentale: il 22enne, infatti, pochi minuti prima, all’altezza di quello stesso semaforo, aveva avuto un diverbio con la vittima e già in tale occasione, aveva tentato di intimorire il 29enne, fingendo di investirlo.

Poco dopo, aveva fatto ritorno, sempre a bordo della medesima vettura, nello stesso luogo e, attesa la luce verde, aveva preso di mira la vittima, lì ferma, accelerando repentinamente e travolgendolo, così provocando la morte a seguito dei gravissimi traumi e devastanti ferite. La contestazione per la quale gli inquirenti procedono è di omicidio volontario pluriaggravato, essendo state riconosciute le aggravanti dei futili motivi -consistiti nella aberrante intenzione di punire la vittima per l’insignificante sgarbo subito- e di aver agito con modalità insidiose, avendo impresso una forte accelerazione al veicolo che il BUONANNO conduceva mentre la vittima era posizionata davanti la vettura, cogliendola di sorpresa e rendendone impossibile ogni difesa.

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