Investito sul marciapiede da auto pirata, addio al piccolo Gioele: “Gioca con gli angeli”

Si chiamava Gioele Petza e aveva appena 7 anni il bimbo di Cernusco (Lecco) giovedì scorso travolto da un’auto mentre era sul marciapiede. Oggi si sono celebrati i funerali. Tanti i presenti per l’ultimo commosso saluto al piccolo.

Travolto da un’auto sul marciapiede, oggi i funerali di Gioele

L’incidente risale a giovedì scorso. Gioele deve andare a seguire la sua prima lezione di karate. Con lui la sorellina dodicenne, Giorgia, e alla mamma, Genny. Sono davanti alla caserma dei pompieri di Merate quando un’auto pirata, condotta da un pakistano di 39 anni, gli piomba addosso. A riportare le ferite più gravi Gioele, ricoverato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il piccolo ha lottato con tutte le sue forze, prima di arrendersi martedì scorso. I suoi organi sono stati donati su disposizione dei genitori.

Oggi si sono celebrati i funerali del piccolo. Lungo il percorso dalla vecchia chiesa di San Dionigi, trasformata in camera ardente accanto alla casa di Gioele, sono stati esposti lenzuola bianche e azzurre simbolo dell’innocenza e dell’infanzia e palloncini a rappresentare chi troppo presto è volato in cielo. I commercianti hanno inoltre abbassato le saracinesche dei negozi per lutto, mentre accanto al piccolo feretro bianco è stato collocato lo stemma dell’Aido, Associazione italiana donatori organi e tessuti.

Gioele è felice, gioca, suona, canta in paradiso e dal cielo manda una carezza per la mamma, il papà, per sua sorella e anche per i sui amici”. A provare a consolare Jenny, mamma del bimbo di 7 anni di Cernusco Lombardone che giovedì scorso è stato investito sul marciapiede davanti alla caserma dei pompieri di Merate, papà Massimiliano e la sorella 12enne Giorgia, è monsignor Mario Delpini. “Gioele è felice con Gesù”, scrive l’arcivescovo di Milano in un messaggio letto all’inizio del funerale celebrato questa mattina.

“Il cuore sanguina, il pensiero si smarrisce, la famiglia sente il vuoto incolmabile, non è più possibile abbracciare Gioele, asciugare le sue lacrime, condividere la sua gioia, cantare e suonare come sapeva fare lui, giocare con lui – si legge nella lettera -. Ma i genitori sono consolati se sanno che i figli anche se lontani sono felici. Gioele è entrato nella festa di Dio, è felice con Gesù e con tutti i santi”. “Non vi lasceremo soli”, assicura invece ai familiari il sindaco Giovanna De Capitani.

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