Un cittadino gambiano, accusato di essere legato all’Isis, Sillah Osman, di 34 anni, è stato fermato nel Napoletano nel corso di un blitz di polizia e carabinieri. Lo ha reso noto il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, durante un incontro con i giornalisti. Il gambiano ha partecipato, è stato reso noto, a un duro addestramento in Libia, in una zona desertica.
L’uomo è stato fermato dopo una lunga permanenza in Puglia, dove era stato ospitato in un centro accoglienza a spese dello Stato per la ricezione degli immigrati. Il secondo presunto terrorista gambiano arrestato dopo Alagie Touray – ospite di un hotel a Pozzuoli e fermato a Licola mare lo scorso aprile davanti la moschea. Stando alle indagini condotte dal Ros e dalla Digos, si rafforza l’ipotesi di un progetto di attentato in Italia o in Francia. Stando al primo arresto, quello di Alagie Touray, il piano era di schiacciare la folla con un’auto impazzita come avvenuto in altri contesti europei.
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Entrambi erano addestati per usare coltelli, espolisivi e auto “ariete”. Fanno parte – come riporta Il Mattino – di un gruppo strutturato e violento che ha ricevuto la prima radicalizzazione in Libia e in nordafrica. Decisiva nel corso di questa inchiesta la Collaborazione offerta da Alagie Touray, che in questi mesi ha fornito la propria testimonianza rafforzando le indagini della Procura di Napoli. I due gambiani erano nello stesso campo libico, dove hanno prestato il medesimo giuramento collettivo. Una volta in Europa, spiegano gli investigatori, “vi è l’idea che entrambi dovessero partecipare a un attentato terroristico che prevedeva la partecipazione di molti uomini, ma non sappiamo dove, se in in Francia, in Spagna oppure altrove”.