Caserta. Ha risposto alle domande del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) il 41enne tunisino Mohamed Kamel Edine Khemiri, arrestato venerdì dai carabinieri del Ros perché ritenuto a capo di un’associazione che avrebbe fornito a numerosi stranieri permessi di soggiorno sulla base di documenti falsi, compresi matrimoni fittizi e falsi contratti di lavoro.
L’uomo, che ha parzialmente ammesso il traffico di documenti, è indagato anche dalla Procura di Napoli per terrorismo internazionale, in quanto considerato vicino all’Isis, soprattutto a causa del suo attivismo sui social network. É proprio sui social che oltre a esaltare gli attentati dei terroristi dello Stato Islamico, ha fatto propaganda antisemita.
Con Khemiri, sono stati sentiti anche gli altri indagati, quattro dei quali arrestati nel blitz di venerdì; anche loro avrebbero fatto parziali ammissioni sul giro di documenti falsi messo in piedi per fornire permessi di soggiorno, ognuno dei quali costava ai beneficiari 600 euro. (Ansa)