Isolamento, quarantena e autosorveglianza. Cosa sono e le regole da seguire

Isolamento, quarantena e autosorveglianza sono parole ricorrenti negli ultimi tempi, sia per i positivi che per coloro che entrano in contatto con persone contagiate da Covid.

L’isolamento riguarda le persone positive, la quarantena coloro che hanno avuto un contatto stretto. Nei casi in cui il soggetto ha ricevuto la terza dose del vaccino, ha completato il primo ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o è guarito da meno di 120 giorni, non fa la quarantena ma l’autosorveglianza.

Vediamo nel dettaglio le regole da seguire nel momento in cui si diventa positivi o c’è stato un contatto con un positivo.

Isolamento

L’isolamento riguarda le persone che risultano positive al Covid. Nel caso in cui si è vaccinati con la terza dose e con seconda dose ricevuta da meno di 4 mesi, dura minimo 7 giorni: le circolari li conteggiano dalla comparsa dei sintomi, ma più normalmente vengono contati dal momento del prelievo del tampone positivo. Finisce quando un tampone rapido o molecolare risulta negativo, trascorsi almeno 3 giorni senza sintomi. Se si è asintomatici, il test può essere fatto già dopo 7 giorni altrimenti bisogna aspettare che scompaiano i sintomi.

Se il primo test risulta positivo, si possono fare i successivi con la frequenza che si preferisce, finché se ne ottiene uno negativo. Se continuano a risultare positivi, si può uscire dall’isolamento al termine del 21esimo giorno, se non si hanno più sintomi da una settimana.

Se si è vaccinati con seconda dose da oltre 4 mesi o non si è vaccinati, l’isolamento dura minimo 10 giorni, conteggiati di norma dal momento del prelievo, e finisce con un tampone rapido o molecolare negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi. Se si è sempre stati asintomatici, si può fare il tampone dopo dieci giorni; se si hanno avuto sintomi, si devono aspettare tre giorni dalla loro scomparsa.

Anche in questo caso, se il primo test per uscire dall’isolamento risulta positivo, si possono fare i successivi con la frequenza che si preferisce, finché se ne ottiene uno negativo. Così come, se la positività persiste, si può uscire dall’isolamento al 21esimo giorno, se non si hanno più sintomi da una settimana.

Quarantena

La quarantena riguarda coloro che hanno avuto un contatto stretto con un positivo.

Per i vaccinati con il primo ciclo da oltre 4 mesi, o guariti da più di 4 mesi ma meno di 6 mesi, la quarantena dura cinque giorni dall’ultimo contatto a rischio. Al termine, il soggetto deve sottoporsi a tampone rapido o molecolare, anche presso un centro privato: se è negativo, termina la quarantena.

Per le persone non vaccinate, o che non hanno ancora completato il primo ciclo vaccinale da almeno 14 giorni,
la quarantena dura 10 giorni dall’ultimo contatto a rischio. Dopo si deve fare un test antigenico o molecolare: se è negativo, finisce la quarantena. Un’altra soluzione è far durare la quarantena 14 giorni, senza sottoporsi a tampone: questo può essere applicato solo se non si sono presentati sintomi.

Autosorveglianza

L’autosorveglianza è una misura da adottare da parte di chi ha avuto contatti con positivi. E’ applicabile solo per coloro che hanno ricevuto la terza dose di vaccino, o con seconda dose da meno di 4 mesi o guariti da meno di 4 mesi.

Nel caso in cui si è asintomatici, l’autosorveglianza dura 5 giorni dall’ultimo contatto con il positivo. La persona deve monitorare il proprio stato di salute e indossare la mascherina FFP2. Se non si manifestano sintomi da Covid, l’autosorveglianza termina dopo 5 giorni senza il bisogno di fare tamponi molecolari o test antigenici, ma per altri cinque giorni si è comunque obbligati a indossare le mascherine FFP2.

Per i sintomatici, se nei 5 giorni di autosorveglianza compaiono sintomi, si deve fare un test antigenico rapido o un tampone molecolare. Se il risultato è negativo ma si hanno ancora sintomi, si deve fare un altro test al quinto giorno dal contatto. Con un risultato negativo, termina l’autosorveglianza.

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