Kyiv, convoglio russo di oltre 60 km alle porte della Capitale. Il sindaco: “Sotto attacco no-stop”

Una colonna di mezzi militari russi, lunga oltre 60 chilometri, si sta dirigendo in queste ore verso Kyiv. L’immagine è stata catturata dai satelliti della Maxar Technologies, che mostrano anche colonne di fumo che si alzano da case apparentemente in fiamme lungo il percorso, riporta la Cnn.

Kyiv, convoglio russo di oltre 60 km alle porte della Capitale. Il sindaco: “Sotto attacco no-stop”

Nelle ultime ore il Guardian ha pubblicato un video che documenta  una base militare in fiamme a Brovary, a 25 km a nordest di Kyiv, dopo un attacco russo. La tensione continua a crescere nella Capitale: il sindaco Vitali Klitschko ha riferito che Kiev è sotto un attacco “non-stop”,  sottolineando che la città potrebbe resistere “a lungo” alle forze di Mosca”.

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“Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni – ha proseguito l’ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kyiv dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker”. Questa mattina le sirene di allarme sono risuonate in numerose città mentre il Paese si prepara ad un’altra giornata di bombardamenti. Secondo quanto riporta il Kiev Independent, le sirene suonano a Rivne, a ovest di Kiev, Ternopil (ovest), Vinnytsia (centro) e Volyn (nordovest).

Intanto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, chiede in un tweet il ritiro immediato delle truppe russe, mentre la parlamentare ucraina Kira Rudik assicura che i negoziati di ieri con Mosca hanno portato invece ad “attacchi aerei più pesanti” contro la Capitale.

La risposta dell’Europa e degli USA

Il premier britannico Boris Johnson fa sapere che il Regno Unito “continuerà a esercitare la massima pressione” sulla Russia e promette che Putin sentirà le “conseguenze” della sua invasione.

Parole dure anche dagli Usa, dove il segretario di Stato Antony Blinken ha assicurato che Washington imporrà ulteriori sanzioni alla Russia e invierà più armi a Kyiv. Nel frattempo, l’Australia ha annunciato che invierà missili e munizioni all’Ucraina. Il Brasile lavora a un “passaporto umanitario” per accogliere i rifugiati ucraini e Kiev si dice soddisfatta della decisione del Tribunale penale internazionale dell’Aja (Icc) di avviare un’indagine sull’invasione.

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