Quest’autunno sentiamo la necessità di scendere in piazza e per questo facciamo appello a quanti e quante ritengano necessario mettere in piedi un processo di mobilitazione sociale in Campania.
Molte realtà, comitati civici, sindacati di base, centri sociali, movimenti per la casa e contro la disoccupazione, collettivi studenteschi si sono riuniti per discutere un programma di coordinamento che attraversasse le mobilitazioni dell’autunno e preparasse alcuni appuntamenti comuni.
Il Jobs Act, lo SbloccaItalia e la questione del commissariamento di Bagnoli, l’assenza di welfare lavorativo e studentesco e l’emergenza abitativa, le privatizzazioni dei beni pubblici, i tagli alle aziende partecipate, i licenziamenti e la precarizzazione, sono temi centrali che non possono essere marginalizzati da chi invece decide di violare i “sacri vincoli di bilancio” solo per finanziare le guerre!
Questo invece ci ha annunciato Junker e i vari leader europei:
dopo sette anni in cui milioni di europei, e in particolare i sud del continente, sono schiacciati economicamente dal peso di un austerity rigida e intoccabile sotto cui è stata seppellita la democrazia, ora si paventa la possibilità di andare oltre il 3% del rapporto deficit/pil strumentalizzando la paura per finanziare il prolungamento delle guerre e la blindatura della società.
Crediamo sia paradossale tutto ciò e per questo abbiamo deciso di definire alcuni momenti di mobilitazione comune dove si esprimerà pubblicamente il dissenso e la lotta contro queste scelte politiche. La situazione della regione Campania è inoltre emblematica: La programmazione di spesa dei quasi quattordici miliardi di fondi strutturali europei è al momento un mistero glorioso tenuto ben nascosto dalle istanze di trasparenza e soprattutto di risposte ai bisogni sociali fondamentali. il Presidente De Luca, invischiato a “risolvere” i suoi problemi giudiziari, continua a non occuparsi delle emergenze sociali. Ma ha trovato il tempo per annunciare imponenti tagli alle società partecipate e a far approvare una legge che prepara la privatizzazione dell’acqua, in spregio al referendum del 2011.
Una serie di scelte politiche nefaste completate dal clima repressivo che gli studenti hanno sperimentato in piazza nelle ultime manifestazioni e dai rigurgiti neofascisti contro i movimenti sociali. Proponiamo perciò di mobilitarci tra novembre e dicembre. Abbiamo individuato insieme a tanti e a tante alcuni appuntamenti fondamentali
11 DICEMBRE (Hastag: #11D; #casa #reddito #lavoro #buonascuola#salute #ambiente)
MANIFESTAZIONE ALLA REGIONE CAMPANIA
In questa giornata le vertenze regionali sul lavoro, sul reddito minimo garantito, sull’emergenza abitativa, sulla salute e sull’ambiente si troveranno sotto palazzo S.Lucia per contestare le inesistenti politiche regionali proponendo un altro modello di sviluppo.