La Campania è la regione d’Italia dove si sopravvive meno al cancro. Il drammatico dato emerge emerge da un’analisi condotta da Mario Fusco – responsabile dei registri tumori regionale – illustrata nel corso degli Stati generali sulla prevenzione che si sono avuti a Napoli. L’elevata mortalità rispetto alla media italiana sarebbe da collegare a screening insufficienti e diagnosi tardive.
Da uno studio comparativo tra i cittadini residenti in provincia di Napoli e quelli degli abitanti in Friuli Venezia Giulia, emerge infatti che circa il 10 per cento in meno dei napoletani rispetto ai friulani scova il suo tumore al primo stadio, quando cioè ci sono le massime percentuali di guarigione.
Gli effetti della pandemia sugli screening oncologici
Una situazione che è peggiorata con la pandemia, periodo nel quale le nuove diagnosi sono calate drasticamente mentre le cure per i malati oncologici già diagnosticati sono andate avanti. Il suggerimento è integrare nella Rete oncologica gli screening che le Asl con difficoltà portano avanti in maniera disomogenea e potenziare i centri dedicati alle indagini.
Intanto proprio sul fronte delle liste di attesa, l’analisi della fondazione Gimbe segnala che, nel 2022 su scala nazionale, solo il 65% delle prestazioni saltate per la pandemia sono state recuperate. Vale a dire: oltre 112 milioni le prestazioni ambulatoriali “saltate”, tra visite specialistiche, esami di laboratorio e strumentali.
Su questo fronte, la Campania nel 2022 è terzultima per i recuperi dei ricoveri programmati (peggio di noi solo la provincia autonoma di Bolzano e Liguria).
Le possibili soluzioni
Allo studio, ci sono ora correttivi come voucher, da assegnare alle famiglie a più basso reddito Isee. Un contributo che servirebbe a superare lo scoglio dei tetti di spesa nei centri diagnostici e specialistici convenzionati dove il budget è imposto dai tavoli di monitoraggio nazionale sulla spesa. I fondi aggiuntivi, in questo, caso sarebbero attinti a quelli per i capitoli del sociosanitario del Piano nazionale equità.