“Napoli è stata la mia croce e delizia (oggi fortunatamente è solo delizia) e la premiata ditta Mixed by Erry è stata anche lei la mia croce e delizia tanto è vero che mi chiedo spesso se devo essere grato a loro del mio successo o se ne avrei avuto di più se loro non ci fossero stati”. Sono le parole di Tony Tammaro che dice la sua sul film che tanto sta riscuotendo successo negli ultimi giorni, Mixed by Erry.
Tony Tammaro parla di Mixed by Erry
La pellicola narra le vicende di Enrico Frattasio, detto Erry, che negli anni ottanta creò un’impresa, ed un impero, grazie alle musicassette contraffatte vendute in tutta Italia e successivamente anche a livello internazionale. In tanti in quegli anni ricordano bene cosa fosse “Mixed by Erry” e lo ricordano soprattutto molti cantanti che si ritrovavano le loro canzoni sulle musicassette contraffate.
Ma Tony Tammaro racconta oggi sui suoi social come riuscì ad aggirare il problema. “Da buon napoletano che ha fatto suo il motto: ‘Ccà nisciuno è fesso’, li ho fregati alla grande (unico artista falsificato in Italia che ha fatto una cosa del genere) nel 1999 quando misi in commercio il mio doppio CD ‘Tutto Tony Tammaro’ a 19.900 lire (cento lire meno del prodotto falsificato) – scrive il cantante sui social -. Vendetti 40.000 copie e mi tinsi i capelli di biondo per rendermi riconoscibile, visto che sulle copertine delle cassette piratate “by Erry” la mia faccia non c’era e nessuno la conosceva”.
Poi prosegue: “Non avevo mai voluto parlare di una vicenda che per me è stata dolorosa, come dolorosa è stata la prima parte della mia vita, vissuta nella Napoli dell’ illegalità sfacciata e in quella mia gioventù fatta di motorini e vespe mai più ritrovati perché “tutti quanti quanti ammà campà: in primis i mariuoli”.
“Mixed by Erry”, così è nato a Napoli l’impero delle cassette contraffatte