La ditta che gestisce i rifiuti a Melito colpita da interdittiva antimafia

Arriva l’interdittiva antimafia per la Senesi la ditta che gestisce attualmente il comparto rifiuti ad Aversa e a Melito. Nel Comune amministrato da Carpentieri, la Semesi è arrivata dopo il fallimento della multiservizi e dopo i disagi alla Sagi che a sua volta gestisce anche la raccolta a Mugnano. Insomma un turbine di problemi che sta provocando la mancata raccolta sul territorio. Particolare che a queste temperature porta l’esasperazione cittadina ai massimi livelli a causa dei miasmi provocati dai sacchetti in strada.

 

L’interdittiva antimafia è arrivata dopo la richiesta, come atto dovuto, del comune di Gricignano. L’atto è stato emesso dalla prefettura di Fermo, nelle Marche,regione nella quale ha sede legale la ditta. L’azienda ha ora 60 giorni di tempo per presentare ricorso al Tar e continuerà, per il momento, a garantire il servizio di igiene urbana nei comuni dove questa viene esplicata.

 

I dubbi sono stati sollevati a causa di alcune accuse prendenti sul capo dell’amministratore Rodolfo Briganti riguardo  i reati di associazione a delinquere per la commissione di una serie di reati relativi all’organizzazione di traffici illeciti di rifiuti e ad atti falsi connaturati al trasporto di rifiuti in Campania e in Italia.

 

La Senesi risponde con un comunicato con il quale esprime la propria più sincera delusione per una simile conclusione. I fatti, secondo la ditta, sarebbero fondati su episodi risalenti ad oltre dieci anni fa sui quali la competente Procura Antimafia aveva richiesto la pronuncia di non luogo a procedere per qualsivoglia ipotesi di reato associativo. Intanto però la situazione si sta facendo critica, soprattutto a Melito dove i rifiuti albergano in strada da giorni. L’assessore all’ambiente avrebbe però avviato le procedure per la risoluzione del contratto.

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