Napoli. Un profumo dal nome particolare: ‘o lió, ovvero il leone, soprannome del padre, l’ex boss di Forcella Carmine Giuliano, scomparso nel 2004. La giovane imprenditrice Nunzia Giuliano respinge però le accuse ed ai microfoni di TeleClubItalia spiega la scelta del nome: “Per quel poco che l’ho vissuto, per me è stato un padre presente con la sua bambina. Comprare questo profumo non significa fare un omaggio ad un boss”.
Un contesto particolare in cui crescere: “Oggi i miei genitori non ci sono più. Abbiamo avuto tanto benessere ma adesso è sparito tutto”. Il capoclan balza sulle cronache nazionali anche per l’amicizia con Maradona negli anni ’80, quando la famiglia era all’apice del potere criminale. Nunzia nasce però dopo quel periodo. Tra blitz, perquisizioni e anni in carcere, il rapporto tra padre e figli vive pochi momenti sereni: “Ora tutto quel benessere non c’è più”. Ed è lo stesso boss, nell’ultimo periodo ricoverato in ospedale, a dirsi stanco di quella vita mentre diversi affiliati andavano a portare i saluti.

Oggi Nunzia Giuliano sconta ancora il passato della sua famiglia e ribadisce di voler voltare pagina: “Ai giovani dico lavorate onestamente perchè fare il camorrista significa non godersi la vita. Io non ho il tesoro di mio padre ed ho avviato questa attività da sola, partendo da poche bottiglie di profumo. Voglio un futuro diverso per i miei figli, che devono vivere nella legalità”.
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