Messaggi WhatsApp contenenti presunti buoni benzina da 100 euro. In tempi di rincari di carburante e materie prime, è l’ultima trovata tra gli pirati del phishing, la tecnica usata per convincere gli utenti a fornire dati personali attraverso dei contenuti-esca o dei link su cui cliccare.
Il messaggio WhatsApp con buoni benzina da 100 euro
Il messaggio che circola sui telefonini è accattivante e recita così: «Da oggi tutte le stazioni Eni regaleranno 10.000 buoni benzina da 100 euro, per protesta contro il governo e la guerra. Qui sotto è spiegato come ricevere il buono prima che finisce».
Ad accompagnare il testo l’immagine del gruppo “Eni” e un link. Cliccando su quest’ultimo si apre una nuova schermata all’interno della quale, per ottenere il presunto accredito, occorre rilasciare informazioni relative ai propri dati personali e alla propria carta di credito. Una truffa vera e propria, che cavalca una delle notizie di attualità del momento, come i rincari, e facendo tra l’altro leva sul tema della guerra in Ucraina.
Come evitare la truffa?
Occorre ignorare in ogni modo il messaggio ed evitare di cliccare sul link. La soluzione migliore sarebbe poi cancellarlo e impedire che circoli ancora tra i propri utenti.
Lillo Vizzini di Federconsumatori: «Naturalmente il buono non esiste. La truffa era già stata segnalata dal sito Bufale.net», spiega Lillo Vizzini di Federconsumatori. «Se si clicca sul link, per ottenere il buono, si viene dirottati su una scheda da compilare con tante informazioni personali» continua Vizzini.