Arrestati questa mattina a Napoli dalla Squadra mobile di Latina i complici del ladro napoletano ucciso a Latina il 15 ottobre scorso nel corso di un furto messo a segno in un appartamento di via Palermo. In manette Salvatore Quindici 43 anni, Giuseppe Rizzo, 49 anni, Antonio Bellobuono, 34 anni, Mariarosa Autore, 56 anni, tutti originari del quartiere Soccavo, rione Traiano.
Sono accusati di rapina impropria aggravata. Gli investigatori della Mobile di Latina, guidati dal vicequestore Carmine Mosca, li hanno rintracciati grazie a una serie di sofisticate indagini sui due cellulari in uso a Domenico Bardi, uno dei componenti della banda rimasto ucciso dai colpi esplosi dall’avvocato Francesco Palumbo, il figlio del padrone di casa. I tabulati telefonici hanno permesso di accertare gli spostamenti delle banda ed i ruoli all’interno di essa.
La presenza del gruppo a Latina nel fine settimana del 14 e 15 ottobre viene dimostrata anche dalla registrazione delle immagini del sistema di videosorveglianza di un esercizio commerciale, quando tre di loro si vedono entrare i più occasioni per ricaricare una carta Postepay. La stessa postpay è stata rinvenuta sulla scena del crimine, persa evidentemente nella fuga precipitosa dopo gli spari.
Le indagini hanno anche consentito di accertare che Salvatore Quindici ha partecipato alle trasferte finalizzate alla commissione di furti avvenuti nei week end del 17 – 18 novembre 2017; 24 – 25 – 26 novembre 2017; 1-2 dicembre 2017 in centri abitati delle Marche, dell’Umbria, del Lazio e dell’Abruzzo. In quest’ultimo caso al raid ha preso parte anche Giuseppe Rizzo, il quale veniva infatti fermato da personale della Squadra Mobile di L’Aquila, che rinveniva all’interno di uno dei vani airbag, numerosi arnesi da scasso, un chilo e mezzo d’oro e altri gioielli sottratti in un’abitazione di San Benedetto del Tronto. In quell’occasione l’autovettura a bordo della quale viaggiava Rizzo era una Suzuky Ignis grigia, utilizzata anche a Latina a metà ottobre.