Un napoletano nato a Milano. E’ così che Silvio Berlusconi si definiva per testimoniare il suo rapporto con la città di Napoli. Il capoluogo partenopeo è stato per Berlusconi anche un crocevia delle sue vicende politiche e giudiziarie.
L’amore di Silvio Berlusconi per Napoli: “Sono un napoletano nato a Milano”
Nel 1994 era a Napoli per il G7, ospitando i grandi della Terra alle pendici del Vesuvio. Nel 2008 organizzò il primo Consiglio dei Ministri della nuova legislatura presso la Prefettura di piazza Plebiscito per rilanciare la città soffocata dalla crisi dei rifiuti.
Nel 2009 anche l’area nord entrò nelle sue biografie, quando il Cavaliere si presentò in pompa magna a Casoria alla festa di Noemi Letizia, allora 18enne. La ragazza rivelò di avere un rapporto stretto con l’allora premier, tanto da chiamarlo “Papi” e disporre del suo numero telefonico privato. Ne seguì una bufera mediatica senza precedenti, che si intrecciò con lo scandalo di Ruby, delle Olgettine e delle cene galanti a palazzo Grazioli. A Napoli si radicò anche il processo per la compravendita di senatori nel 2010 dopo la rottura con Gianfranco Fini e il voto di fiducia in Parlamento per salvare la legislatura.
Le fidanzate napoletane
Ma il legame con Napoli trascende la politica ed è anche squisitamente umano. Dall’amicizia con lo chansonnier Mariano Apicella alle fidanzate partenopee: Marta Fascina, presente con lui fino all’ultimo momento, e Francesca Pascale, con cui ha convissuto dal 2011 al 2020. L’ultimo atto d’amore per la città risale a due settimane fa, prima dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, quando si era congratulato con la squadra azzurra per la vittoria dello scudetto. “Una città che se lo meritava – ha detto – Lo dico col cuore, anche io che mi sono sempre considerato un napoletano nato a Milano”.